L’ipnosi serve davvero? Sfatiamone usi e benefici

L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza caratterizzato da cambiamenti fisici e psichici. Attraverso una seduta ipnotica le potenzialità della mente vengono gestite volontariamente per permettere al soggetto di acquisire capacità non usuali e che sono proprie della mente di ognuno di noi. Pensiamo a quando spontaneamente cominciamo a sognare ad occhi aperti e non ci accorgiamo più di ciò che ci circonda: dimentichiamo la caffettiera sul fuoco, non sentiamo chi ci chiama; ecco, questa è, a tutti gli effetti, uno stato di trance ipnotica, uno stato mentale nel quale ognuno di noi si tuffa spontaneamente e che ci permette di evadere da momenti di noia. Accade quando veniamo assorbiti da un bel libro oppure mentre stiamo effettuando un gesto creativo.

L’ipnosi venne portata all’attenzione del grande pubblico attraverso spettacolari show condotti da artisti che avevano più l’intento di stupire che non finalità terapeutiche: società mediche di tutti i Paesi nonché la Chiesa Cattolica fecero in modo che questi talentuosi ipnotizzatori venissero banditi come ciarlatani, pericolosi per la società per il rischio di abusi sessuali o la possibilità di azioni criminali: basti ricordare Onofroff, Donato (Alfred Edouard D’Hont) o Carl Hansen che girarono per anni l’Europa. In verità gli stessi medici, già verso al fine del XIX secolo, seguivano accanitamente questi show e invitavano nelle facoltà di medicina ipnotizzatori di fama per apprenderne le tecniche.

L’ipnosi entrò lentamente nel curriculum medico e fu essenzialmente appannaggio degli psichiatri. Oggi diverse figure mediche si avvalgono dei benefici indotti dall’ipnosi o dalla comunicazione ipnotica per indurre uno stato di calma e benessere nei loro pazienti.

Diversi studi scientifici mostrano come l’ipnosi e l’auto-ipnosi (una metodica semplice grazie alla quale la persona può ritornare in uno stato ipnotico autonomamente ogni volta che ne sente il bisogno, in maniera perfettamente sicura) siano utili nel favorire la riduzione dell’intensità del dolore cronico e del grado di depressione negli anziani ricoverati in ospedale, riducendo in tal modo il consumo di farmaci. Molti studi si focalizzano su pazienti con problemi legati al sonno, perché questi soggetti abusano di farmaci per anni, e i risultati sembrano promettenti soprattutto considerando l’ottimo rapporto costo/ beneficio e l’assenza di effetti collaterali. Anche in ambito pediatrico si inizia a studiare il positivo effetto che ha l’ipnosi durante procedure dolorose: i risultati mostrano che i tempi procedurali diminuiscono, che i bambini risultano tranquilli e non hanno paura a sottoporsi allo stesso esame una seconda volta, che i genitori percepiscono la situazione come meno traumatica. In diversi ospedali numerose procedure aritmologiche vengono condotte in ipnosi condotte da infermieri. L’autoipnosi permette di partorire agevolmente e senza dolore, in totale autonomia. L’ipnosi ha ridotto i sintomi correlati alla malattia infiammatoria intestinale nell’84% dei pazienti studiati, pur non avendo effetti sulla composizione del microbiota intestinale, confermando la forte relazione esistente tra cervello e intestino.

Gli studi sull’applicazione dell’ipnosi in campo medico sono in forte espansione: abbattuti i pregiudizi culturali nei suoi riguardi si possono apprezzare i benefici effetti sulla salute sfruttando, attraverso l’ipnosi, le intrinseche caratteristiche della mente umana.

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