La kermesse si terrà dal 2 al 12 agosto nella città della Svizzera italiana, dove si svolge da 76 anni. Sul sito ufficiale il programma viene aggiornato costantemente sulla base delle decisioni degli ospiti attesi
La Svizzera italiana si prepara ad alzare il sipario sulla 76esima edizione del Locarno Film Festival, pronto ad accogliere appassionati di cinema, professionisti e creativi di ogni genere.
Negli undici giorni della manifestazione, che vede Giona A. Nazzaro alla direzione artistica, sono previste oltre 350 proiezioni, conferenze, eventi, mostre d’arte, feste e molto altro ancora. Ogni sera sono attese 8.000 persone nel teatro all’aperto di Piazza Grande per assistere alle prime dei film sotto le stelle.
Nella cornice di questa arena il protagonista sarà innanzitutto il cinema popolare d’autore. Oltre a riscoperte classiche come ‘La Paloma’ (1974) di Daniel Schmid, restaurato e riportato a nuova vita e ‘La città delle donne’ (1980) di Federico Fellini, la Piazza accoglierà, tra gli altri, Sandra Hüller (‘Anatomie d’une chute’), Ken Loach (‘The Old Oak’), Deva Cassel e Yile Vianello (‘La bella estate’), Edoardo Leo (‘Non sono quello che sono – The Tragedy of Othello’ di W. Shakespeare).
Il Concorso internazionale, che come sempre esplorerà i nuovi territori dell’arte cinematografica, quest’anno includerà 17 titoli, che concorreranno per il Pardo d’oro, tutti in prima mondiale e uno in prima internazionale.
In lizza ci sono anche ‘Patagonia’, opera prima dell’italiano Simone Bozzelli, sulla libertà personale, e ‘Manga D’Terra’, omaggio alle donne del quartiere di Reboleira, a Lisbona, e ai suoni capoverdiani, dello svizzero-portoghese Basil Da Cunha. Quest’ultimo è considerato una delle voci più originali del rinnovamento del cinema elvetico.
Tra le altre sezioni storiche del Locarno Film Festival tornerà anche quella indipendente della Semaine de la critique, che ogni anno, dal 1990, presenta sette documentari in prima mondiale o internazionale, mettendo in luce opere innovative che si distinguono dalle tendenze convenzionali per contenuto e stile formale, capaci di aprire nuove prospettive e suscitare dibattito.
In questo contesto, per esempio, si terrà l’anteprima mondiale di ‘Prisoners of Fate’. Il regista, l’iraniano Mehdi Sahebi, ha seguito profughi afgani e compatrioti, ridotti all’esilio dopo la fuga dalle loro terre e profondamente traumatizzati, nella loro nuova vita in Svizzera. Nei momenti cupi si sentono prigionieri del destino, ma amicizia e umorismo regalano loro ancora scampoli di speranza.
Possibili effetti degli scioperi a Hollywood
Mentre sta per debuttare la 76esima edizione del Locarno Film Festival, gli organizzatori hanno fatto sapere che si stanno facendo sentire l’eco dello sciopero degli attori e degli sceneggiatori a Hollywood.
I creativi hanno incrociato le braccia dal momento che non è stato trovato un accordo tra le parti per il rinnovo del contratto di categoria. In particolare, nel mirino delle contrattazioni, ci sono i diritti d’autore sulle riprogrammazioni online di film, show e serie tv e l’uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale.
Qualche settimana fa Nazzaro, direttore del festival, aveva rivelato di “comprendere e sostenere le necessità dei lavoratori di rivendicare i propri diritti sindacali, così come quella di una sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei riguardi delle attuali condizioni lavorative a Hollywood”. Egli ha poi ritenuto gli scioperi in corso nel quartiere di Los Angeles “un mezzo legittimo di catturare l’attenzione sui problemi che toccano e affliggono il mondo del cinema contemporaneo”.
(immagine tratta dalla cartella stampa ©Locarno Film Festival)