Centennials, o Eternels

Una piacevolissima intervista di Stefano Lorenzetto al celebre geriatra Luigi Grezzana titolava “Senza i vecchi c’è infelicità assoluta”.

Ed anche da parte di molti giovani, e giovanissimi, sentiamo e vediamo – inaspettatamente, non senza sorpresa – l’importanza che viene data, l’interesse che destano i nuovi “eternels” (termine preso a prestito dalla botanica: definisce le piante che non smettono di fiorire!) o “centennials”: Piero Angela ad Ennio Morricone, Lina Wertmüller, Luca Goldoni e Natalia Aspesi sono validissimi esempi di vitalità, e lucidità mentale, straordinari. Maestri autentici, ognuno nei propri settori.

Come hanno ricordato le sorelle Zampini di Es’Givien (Gaia, Nives e la supervitale Vivilla) il merito della loro ben nota e ammirata moda etica risale alla nonna, Maria Assunta Dal Prè, splendida 94enne.

E la carica degli “eterniels”, dei “grandi vecchi lucidi” – anzi, lucidissimi – sembra estendersi sempre più.

Purtroppo, ci ha lasciati Camilleri, che con grande forza – nonostante la sua cecità – aveva in programma un altro spettacolo, dopo il monologo (“Tiresia”, straordinario!) che aveva tenuto al Teatro Greco di Siracusa: pure lui vittima – come molti – di una caduta in casa, all’origine di tutti i gravi mali che poi hanno portato alla sua scomparsa. E ci hanno lasciato altri personaggi importanti quali Luciano De Crescenzo (90), Alessandro Mendini (87) e il grande Gillo Dorfles (108!), mentre ancora lavorava.

Ma oltre a tutti coloro che – dal Giappone all’Italia vivono gloriosamente, in silenzio, i loro numerosi decenni – ricordiamo Don Mazzi (90) che dice “devi dimenticare il tempo, lascia perdere la carta d’identità” e, attivissimo, vivace, è “giovane” come quei ragazzi di cui si interessa. E che dire di Bruno Prosdocimi, che a 83 anni sta godendo di un nuovo grande successo, tanto che gli vengono dedicati un libro, un francobollo e mostre?

Sempre in primo piano, vi è Leonardo Del Vecchio (84), patron di Luxottica, considerato l’uomo più ricco d’Italia. Non di meno è il “giovanissimo” Giorgio Armani che, a 85 anni, dimostra genialità e creatività uniche, continuando a ricevere più che prestigiosi riconoscimenti in campo internazionale.  Ed è da ricordare pure Franco Savorelli di Lauriano (il “Conte della moda”), grande protagonista nel mondo delle pubbliche relazioni, a lui hanno dovuto il loro successo alcune “grandi firme” della moda; oggi, a 87 anni, viaggia dall’uno all’altro continente, e non manca a importanti mostre ed eventi culturali internazionali. Nel mondo dello spettacolo, ricordiamo Umberto Orsini (85) e Glauco Mauri (89) che ancora calcano le scene, applauditissimi.

Spettacolo che ci porta ad entrare nel mondo femminile (sembra il più numeroso, in ogni campo, fra gli “eternels”), a cominciare da Franca Valeri (98!) che, con grande forza, recita ancora, e Milena Vukotic, ammirata ed applaudita anche a “Ballando con le stelle”.

Nella politica, invece, si risentono i nomi di Rossana Rossanda (95), Luciana Castellina (89); e Ginevra Bompiani (80 – figlia del ben noto editore Valentino) scrittrice ed editrice, che ha deciso di lasciare l’attività di famiglia per scendere proprio in politica.

Naturalmente, ed eccezionalmente, ricordiamo che anche all’estero vi sono alcune grandi “stars over”, a partire dalla più amata internazionalmente, ovvero la Regina Elisabetta (94); e poi ecco James Ivory, ad 89 anni “Oscar” per la miglior sceneggiatura, così come è da ammirare il suo coetaneo Clint Eastwood che recita e si dedica alla regia con la forza e l’entusiasmo di un ventenne.

Forza ed entusiasmo rappresentati da un’altra autentica grande “star eternel”, che ha fatto e fa parlare di sé ovunque: Iris Apfel Barret, 98 anni, imprenditrice, disegnatrice di tessuti, interior designer, vive fra New York, in una grande casa museo, e Palm Beach. Iris, che ha partecipato da protagonista a spot pubblicitari sia di un caffè quanto di un’automobile, vedova da quattro anni (Carl Apfel, marito, compagno e sodale, è mancato alla vigilia del centesimo compleanno) dice: “l’età è soltanto un numero”, “se smettessi di lavorare morirei”, “sono l’adolescente più attempata del mondo”, e con i suoi occhialoni (enormi!), i capelli bianchi di taglio maschile, l’abbigliamento ultra originale (anche se ha dichiarato “mi manca molto uno stilista come Gianfranco Ferré, un uomo meraviglioso”), ha scritto una ricca autobiografia. Ed è diventata un autentico mito.

“Senza i vecchi c’è infelicità assoluta…”. Non so se senza loro ci sarebbe infelicità ma per certo è risaputo che questi grandi “non più giovani” possono rappresentare un esempio, e guida -oltre ad essere miniere di ricordi, di verità spesso travisate.  Ed un pensiero particolarmente grato deve andare a tutti i preziosissimi “vecchi-eternels” che, sempre più numerosi, diventano fulcro in tante case, aiutando figli e nipoti che lavorano e – con le loro pensioni, o i loro risparmi – quelli che lavoro non hanno.

Sì, sorridendo, ammetto che anch’io faccio parte della folta schiera degli “eternels”, con tutte le fragilità – più o meno nascoste, mascherate, o evidenti – che nonostante le apparenze possono essere in ognuno di noi. Come dicono due persone, e personaggi, così diversi come Don Mazzi e Iris Apfel, l’età è soltanto un numero, non si deve guardare la carta d’identità… Anche se non tutti vi riescono.

 

A Maria-Vittoria Alfonsi il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto ha deciso di assegnare il Premio alla Carriera 2020, riconoscimento che ogni anno viene attribuito ad un collega che si sia particolarmente distinto nell’esercizio della professione. La Redazione del Corriere dell’italianità si complimenta con Maria-Vittoria.

Maria-Vittoria Alfonsi al mercato di Antibes di Napoli, 1999
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