Contro la depressione

di Giorgio Marini

“Perdite, delusioni e separazioni possono dare vita a momenti di depressione, ma si tratta di episodi fisiologici e normali. Tuttavia, se queste o altre situazioni innescano una serie di sintomi, anche gravi, che perdurano nel tempo e si ripercuotono con violenza sulla qualità della vita della persona, allora siamo di fronte ad una depressione maggiore”.

Lo ha spiegato Antonio Vita, professore ordinario di psichiatria dell’università di Brescia, direttore del Dipartimento di salute mentale di Brescia e vicepresidente della Società italiana di psichiatria (Sip). L’esperto è intervenuto a margine della conferenza organizzata da Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, per la presentazione di esketamina, un farmaco innovativo per il trattamento della depressione maggiore resistente alle comuni terapie (circa il 30% dei casi attuali).

Esketamina, nello specifico, è il principio attivo dell’antidepressivo spray nasale (Spravato) sviluppato da Janssen. Dopo esser stato approvato dalla Food and Drug Administration americana, il medicinale è disponibile anche in Italia grazie all’approvazione ricevuta da Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Il professor Vita, inoltre, ha spiegato che “il disturbo depressivo maggiore si caratterizza per una vasta serie di sintomi psico-fisici: dalla perdita di interesse nei riguardi di tutte o quasi tutte le attività abituali alla perdita dell’appetito e all’alterazione del sonno, dalla stancabilità all’isolamento sociale, dalla difficoltà di concentrazione al senso di inadeguatezza costante fino alle ideazioni autolesive”.

Lo specialista ha quindi ricordato i dati relativi all’incidenza della depressione nella popolazione italiana: “Il Paese conta circa 3 milioni di casi di depressione. Di questi, oltre la metà soffre di depressione maggiore farmaco-resistente, per trattare la quale esketamina è stata appositamente formulata”. Per quanto riguarda la Svizzera, dagli ultimi dati diffusi a livello mediatico in primavera si sa che una persona su dodici manifesta sintomi depressivi e in Ticino un individuo su nove. Ha concluso il professor Vita, lanciando un messaggio incoraggiante: “Fortunatamente questa malattia, se riconosciuta prontamente e curata appropriatamente, si supera completamente. Oggi disponiamo infatti di terapie veramente molto efficaci, che consentono un superamento pieno di questo disturbo”.

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