Cosa c’entra il giornalismo di inchiesta con la democrazia? Ce lo spiega a Lugano il premio Pulitzer Gerard Ryle

Un’occasione per ascoltare la testimonianza di un protagonista delle inchieste internazionali degli ultimi anni. Il 22 aprile presso la sede di Lugano Besso della RSI

La Rsi, in collaborazione con il Corso di giornalismo della Svizzera italiana, organizza un dibattito pubblico con Gerard Ryledirettore del Consorzio Internazionale del Giornalismo Investigativo (ICIJ), premio Pulitzer nel 2017 per l’inchiesta sui Panama Papers.

L’obiettivo è quello di raccontare la funzione del giornalismo investigativo, illustrando i benefici per la democrazia che apporta, così come i pericoli che si incontrano nella ricerca della verità.

Il 22 aprile 2024 presso la sede della RSI a Lugano- Besso, a partire dalle 18 e per un’ora e mezza, il giornalista inglese celebre per aver scritto di scandali finanziari e medici e corruzione, risponderà a una serie di domande:
-come funziona il giornalismo investigativo?
-ha un impatto sulla società e perché?
-quali modalità adotta per cercare di stanare la verità? 
-quali rischi si corrono quando si «mettono le mani nelle ortiche»? 

A dialogare con lui saranno le giornaliste Bettina Müller, responsabile della redazione esteri della Rsi (radio)  e Natascha Fioretti, presidente del Corso di giornalismo della Svizzera italiana. 

L’evento è aperto al pubblico, gratuito e su prenotazione scrivendo a giornalismodinchiesta.evento.rsi.ch 

L’ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists), oltre alla celebre inchiesta sui conti offshore, ha realizzato numerose indagini giornalistiche anche in collaborazione con importanti testate, tra cui il Washington PostLe Monde, la Süddeutsche Zeitung o il Tages-Anzeiger: ricordiamo – tra tante- l’inchiesta sulla Philip Morris International, quella sui campi d’internamento di uiguri in Cina, sui Pandora Papers in cui sono coinvolte società svizzere, sui finanziamenti occulti al regime di Putin. 

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