Secondo il Global Footprint Network, entrambi i Paesi hanno esaurito le risorse naturali messe a disposizione dal pianeta per l’anno in corso
Il Global Footprint Network è un’organizzazione di ricerca internazionale che calcola, ogni anno, la data in cui si esauriscono le risorse naturali rinnovabili (indicata con l’espressione anglosassone overshoot day).
Ciò significa che, da quel momento in poi, è un po’ come se andassimo a prendere e usassimo delle risorse naturali che, di fatto, sottraiamo agli anni successivi, togliendole alle future generazioni.
La data che vale a livello planetario sarà comunicata il 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale per l’Ambiente. Nel frattempo, però, sono già disponibili le date relative ai singoli Stati industrializzati, calcolate sulla base degli ultimi risultati del 2023, relativamente ad alcuni specifici parametri ambientali.
Per la Svizzera, la linea di demarcazione si è oltrepassata il 27 maggio. Continuando di questo passo, a dicembre 2024 la Confederazione elvetica avrà consumato 2,5 volte quelle disponibili a livello globale. Nel 2022 – anno a cui risale la precedente rilevazione dell’overshoot day) lo sforamento era avvenuto il 13 maggio. Nel 2019, il 7 maggio.
Quasi due terzi dell’impronta ecologica dei Cantoni sono erosi dal consumo di combustibili fossili. Il fabbisogno di terreni agricoli, foreste e pascoli equivale al 31% del novero complessivo.
Per l’Italia la data del superamento del limite di rigenerazione delle risorse naturali è stata il 19 maggio. Dal giorno seguente, la Penisola mediterranea è di fatto in debito rispetto alla biocapacità della Terra (ovvero la quantità di risorse che sono in grado di generare in un anno sulla base dell’indicatore “impronta ecologica”, che misura la domanda e l’offerta di natura).
È stato stimato che se tutta l’umanità vivesse e consumasse risorse come il popolo tricolore ci vorrebbero quasi 3 pianeti Terra (2,7 per l’esattezza). Sull’impronta ecologica dello Stivale incidono soprattutto il settore alimentare (30% del totale), in particolare a fronte degli sprechi di cibo – che, se fossero dimezzati, potrebbe spostare di 13 giorni l’overshoot day tricolore – e i trasporti (25% del totale).
Nel mondo, i primi paesi a sforare il debito ecologico per il 2024 sono stati il Qatar (11 febbraio), il Lussemburgo (20 febbraio) e gli Emirati Arabi (4 marzo). Per l’Unione europea i confini sono stati varcati il 3 maggio. Gli ultimi Stati, invece, saranno la Guyana francese e il Marocco (22 dicembre), la Guinea (27 dicembre), la Repubblica di Moldova (28 dicembre) e il Kyrgyzstan (30 dicembre).
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