Energia e rincari. Cosa fare per risparmiare nella propria abitazione

di Maria Moreni

Stanno facendo molta fatica, le famiglie italiane. Arrancano in modo preoccupante anche aziende, complessi ospedalieri, enti territoriali, attività commerciali, centri benessere, poli sportivi e quant’altro. Il motivo principale, a parte la crisi generale, è presto detto: i prezzi delle bollette sono schizzati alle stelle. Il notevole aumento del costo dell’energia, già cominciato nel corso del 2021 e giunto, adesso, a livelli vertiginosamente elevati, è dovuto prevalentemente all’aumento del costo del gas naturale, provocato da diversi fattori. È vero che ha inciso l’incremento dei permessi di emissione di CO2 nell’ambito dell’Emissions Trading System dell’Unione Europea, funzionale alla lotta al cambiamento climatico. Ma, inevitabilmente, hanno fatto e stanno facendo la loro parte anche altri aspetti quali la ripresa economica, l’inverno particolarmente freddo nel Nord Europa e la domanda massiccia da parte della Cina e, non ultime, le tensioni tra Russia e Ucraina, con il gasdotto Nord Stream 2 – che dovrebbe portare gas russo fino in Germania – al centro della crisi tra i due Paesi. Al fine di evitare ulteriori balzi eccessivi delle bollette dell’energia, molti governi hanno preso provvedimenti o li stanno adottando. In Svizzera, per il momento, gli aumenti sono stati relativamente contenuti, ma preoccupano alcuni segnali di una potenziale crisi energetica nei prossimi anni.

Cosa fare per risparmiare nella propria abitazione

Ecco alcuni suggerimenti per evitare sprechi di risorse e bollette salate a partire dall’utilizzo degli elettrodomestici. I consigli sono stati diffusi dagli esperti di Altroconsumo, associazione italiana per la tutela e difesa dei consumatori e utenti.

Il forno elettrico consuma molto (un po’ meno quello a gas). Facendo una cottura combinata con fornelli o microonde si può risparmiare, sia nei tempi delle preparazioni culinarie, sia nelle spese di fine mese. Se si deve fare un nuovo acquisto si può valutare di comprare un modello combinato. Occhio alle tipologie più grosse, di larghezza 90, perché per scaldarli si usa il 150% di energia in più rispetto al modello da 60 cm. Non metteteli accanto al frigo. Serve una pulizia periodica (quelli autopulenti sono costosi ed energivori).
Usate il gas solo in cucina? Valutate di installare un piano cottura a induzione, che permette di contenere le spese e di ridurre i tempi di cottura. Per una semplice tazza di tè meglio usare il microonde, se in dotazione, anziché mettere il bollitore sul fuoco. Utilizzate i coperchi sia per far bollire l’acqua sia per cucinare.
Non inserite inserire cibi caldi nel frigo ed evitate di tenerlo spesso aperto. Se al suo interno è in ordine, circola più aria, a vantaggio di prestazioni migliori. Se è un apparecchio no frost, sbrinate regolarmente il freezer. Soprattutto se servono cotture lunghe, possono essere utili le pentole a pressione.
Utilizzate la lavastoviglie a pieno carico impostando il lavaggio eco anche se è più lungo. Se, per la fretta, avete bisogno di avviare un programma normale, fatelo a temperature più basse e, se è previsto, escludete l’asciugatura, fase molto energivora. Anche la lavatrice va usata sempre a pieno carico, meglio se a basse temperature (30-40 °C): i detersivi per il bucato sono efficaci comunque. Scegliete il programma eco. Occhio ai consumi reali: spesso la classe energetica dichiarata non va di pari passo con il reale profilo di utilizzo. Non esagerate con il riscaldamento in casa. Limitatevi a 20 °C nella zona giorno e a 16-18 °C nella zona notte. Riducendo di un grado la temperatura si risparmia circa l’8% della spesa in bolletta. I climatizzatori andrebbero impostati a una temperatura non superiore o inferiore ai 6 gradi rispetto a quella dell’ambiente esterno. Contro afa e umidità inserite la modalità deumidificatore. Fate la manutenzione periodica. Meglio una doccia di 5 minuti, piuttosto che il bagno. Scegliete un sistema efficiente per l’acqua calda sanitaria.

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