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Ennio Morricone “è” al MoMa di New York, tra arte e avanguardia

La mostra dedicata all’autore delle colonne più belle del cinema italiano si concluderà il 10 gennaio 2024

Foto: Ennio (Ennio: The Maestro). 2021. Italy/Belgium/Netherlands/Japan. Written and directed by Giuseppe Tornatore. Courtesy of Piano B Produzioni

Dal 1° dicembre 2023 il Museum of Modern Art (MoMa) di New York omaggia Ennio Morricone in occasione del sessantesimo anniversario di carriera del grande compositore.

La retrospettiva dedicata a Morricone, in programma fino al 10 gennaio 2024 si aprirà con la proiezione del film ‘Nuovo Cinema Paradiso’ di Giuseppe Tornatore il primo dicembre al Teatro Roy and Niuta Titus 1 del MoMA. Il giorno successivo, invece, sarà proiettato il documentario ‘Ennio: The Maestro’, scritto e diretto ancora da Tornatore, al Teatro Roy and Niuta Titus 2.

La rassegna includerà la proiezione di cinque film e diciassette nuovi restauri, oltre a diverse stampe d’archivio in formato 35mm.

C’era una volta il West (Once Upon a Time in the West). 1968. USA/Italy. Directed by Sergio Leone. Courtesy Paramount

Non mancheranno alcune celebri colonne sonore come quelle della ‘Trilogia dell’uomo senza nome’ o ‘Trilogia del dollaro’, di Sergio Leone (‘Per un pugno di dollari’, ‘Per qualche dollaro in più’ e ‘Il buono, il brutto e il cattivo’), ‘C’era una volta il West’, sempre diretto da Leone, ‘The Thing’ di John Carpenter, ‘Mission’ di Roland Joffé, ‘Novecento di Bernardo Bertolucci e ‘Nuovo Cinema Paradiso’ di Giuseppe Tornatore.

Saranno mostrati anche film meno conosciuti come ‘Navajo Joe’ e ‘Il grande silenzio’ di Sergio Corbucci, ‘Il grande colpo’ di Sergio Sollima, ‘Danger: Diabolik’ di Mario Bava e ‘La tenda rossa’ di Mikhail Kalatozov.

Once Upon a Time in America [European Theatrical Version]. 1984. USA/Italy. Directed by Sergio Leone. Courtesy Disney / Criterion Pictures

I visitatori potranno vedere anche un programma televisivo tedesco del 1967 in cui Morricone si esibì come parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un collettivo sperimentale di compositori e musicisti. Formatosi a Roma nel 1964, il gruppo contribuì in modo significativo alla rivoluzione della musica cinematografica attraverso l’uso innovativo di strumenti classici, tecnologie elettroniche e improvvisazione.

Come sottolinea anche il comunicato ufficiale del MoMa, Morricone (10 novembre 1928 – 6 luglio 2020) trasformò radicalmente la musica nel contesto della produzione cinematografica di generi popolari, come western, horror, commedia operistica e melodramma, attraverso l’uso consapevole di armoniche a bocca, flauti di Pan, campane, chitarre dal suono vibrante, tamburi cadenzati e, in modo costante, la voce umana e il fischio.

Questa rivoluzione musicale continua tuttora a esercitare un’influenza significativa su compositori e musicisti contemporanei, inclusi Angelo Badalamenti, Hans Zimmer, John Zorn, Mica Levi, Jay-Z, i Radiohead e i Metallica.

Ennio Morricone, il geniale compositore italiano, nacque a Roma nel 1928 e si spense il 6 luglio 2020. Dopo aver conseguito il diploma in tromba al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, intraprese il suo percorso nello studio e nella composizione musicale per film e serie televisive.

Morricone, musicista versatile e sperimentatore eccezionale, creò centinaia di brani che spaziavano attraverso diversi generi della musica contemporanea, spesso addentrandosi nel pop. Per la sua eccezionale contribuzione, il compositore italiano ricevette prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui due statuette d’oro degli Academy Awards, uno nel 2007 (Oscar onorario alla carriera) e l’altro nel 2016 (Miglior colonna sonora per ‘The Hateful Eight’).

Come ricordato, la produzione di Morricone è particolarmente nota per le colonne sonore degli spaghetti western, con il suo inconfondibile tocco presente nei film di Leone e di altri registi degli anni ’60 e ’70.

L’influenza del compositore si è poi estesa anche a varie pellicole hollywoodiane, tra cui quelli di registi come Brian De Palma, Oliver Stone e Quentin Tarantino, e alle grandi canzoni italiane degli anni ’60, come i suoi arrangiamenti in brani cult quali ‘Sapore di sale’ di Gino Paoli e ‘Se telefonando’ di Mina.

L’evento al MoMa, intitolato semplicemente Ennio Morricone, è organizzato da Joshua Siegel e Francisco Valente del Dipartimento di Cinema del MoMA, insieme con Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Cinecittà. Hanno collaborato anche Cineteca Nazionale, la famiglia Morricone e Marco Cicala.

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