ES’ tra noi – ritorno alle origini. L’intervista a Vivilla Zampini

Tre sorelle, la forza, i valori e il fascino del made in Italy. Stiamo parlando del noto brand Es’ Givien

di Maria-Vittoria Alfonsi

“Forse proprio perché stiamo cercando di “prendere il volo” nei complessi circuiti del fashion system internazionale, dobbiamo prima ‘tornare a casa’. Tornare alle nostre radici, ai nostri valori, alle nostre passioni e relazioni. La vita che cos’è senza questo? Senza la nostra casa?” (V. Zampini)

Foto: da sinistra Nives, Vivilla e Gaia Zampini (Ufficio stampa)

Nella cornice suggestiva del chiostro della chiesa di San Rocco di Quinzano – Verona si è tenuto l’interessante incontro, con sfilata d’eccezione, che Es’ Givien – marchio moda ormai conosciuto internazionalmente- ha desiderato offrire al suo borgo di origine.

Es’ Givien- sfilata San Rocco ottobre 2022 photo Davide Biondani

La prima volta che lessi il loro nome – assieme a quel nuovo marchio che incuriosiva- fu su “La Stampa”, nel “Buongiorno” che, a quel tempo, vi teneva Massimo Gramellini. Come? Un marchio di Verona -dove ho la mia residenza- ed io, che conosco stilisti e marchi, nomi e sigle di case di moda internazionali, non ne sono a conoscenza? Era quanto bastava, e avanzava, per destare la mia curiosità e il mio interesse professionali. Ed eccomi, dunque, in un incontro con tre belle ragazze, indubbiamente dotate di grande talento e desiderio di emergere sempre più. Es’ Givien: Es come l’Es di Freud, Gi di Gaia, Vi di Vivilla, En di Nives.

Un marchio, una filosofia di vita, un progetto nato dall’idea di queste tre sorelle di Quinzano di Verona: Gaia, Vivilla e Nives Zampini. Con competenze differenti -dal marketing alla psicologia, dal design alle relazioni pubbliche- e un background comune, ovvero l’abilità artigianale e lo spirito imprenditoriale ereditato dalla famiglia uniti alla preziosa collaborazione con piccole realtà artigianali locali, le tre giovani donne con il loro marchio si sono conquistate rapidamente uno spazio invidiabile nel complicato fashion system.

Es’ Givien- sfilata San Rocco ottobre 2022 photo Davide Biondani

Es’ Givien…eccolo dapprima selezionato fra i marchi emergenti del “New Beats” all’interno di Pitti Immagine cui segue, la stagione seguente, il riconoscimento di stampa e di buyers al milanese Inside White. I “Pensieri di Parole”, ovvero un “pensiero “nascosto all’interno di ogni capo, dedicato a chi lo indossa (come “Assapora l’attimo”, “Tutto scorre”, “Tutto sempre può accadere in qualsiasi momento”) in breve diventano un must. 

Vivilla, o Vivi, la psicologa del gruppo, sembra veramente sprizzare scintille con la sua vivacità fisica e intellettuale che la porta ad ampliare i suoi interessi, diventando un personaggio conosciutissimo nel settore, non dimenticando la psicologia e, nel contempo, dando vita a progetti molto interessanti cui si uniscono le partecipazioni alle rassegne moda più interessanti e la presenza -dal fiorentino Palazzo Vecchio al Senato- con proposte che anticipano ciò che verrà riconosciuto universalmente: innovazione, sostenibilità, economia circolare, sostegno per/con i giovani in scuole di moda/design, università italiane e straniere.

Per ricordare, descrivere, raccontare tutto ciò che è stato proposto, e realizzato, da Es’Givien occorrerebbe un volume!

Un iter di lavoro, impegno, genialità e successo. Ora, ecco le tre sorelle Zampini nella “terra d’origine” (peraltro, mai abbandonata: anche se Vivilla -come dichiara- si sente anche fiorentina).
Ospiti del Consorzio San Rocco e della Cooperativa Pericoti, all’interno di un ciclo di eventi culturali, le tre sorelle Zampini hanno dunque organizzato una serata dedicata a Verona, con donne della città che diventano anche protagoniste, in passerella: neo-indossatrici dei capi “Es’ Givien”, realizzati in collaborazione con espertissimi artigiani locali. “Capi scultura”, realizzati con materiali classici e sperimentali, volumi over e slim, per una donna raffinata, contemporanea, che in ogni capo può anche trovare quelle famose piccole frasi nascoste…

Ed ecco con noi Vivilla, “catturata” a Quinzano nella cornice suggestiva del chiostro della chiesa di San Rocco, poche ore prima di una sfilata indubbiamente eccezionale, unica, mentre si divide fra le mille e più necessità che si evidenziano nella realizzazioni di eccezionali eventi.

Vivilla, siete state fra le primissime a parlare di sostenibilità -quella “vera”come sottolineate voi- nella moda. Ma vuoi ricordarci com’è cominciata questa vostra straordinaria attività?

Sicuramente è nata dal voler vedere il “made in Italy by Es’Givien” arricchito, in primis, dalle nostre radici e dai nostri valori. Un made in Italy che potremmo chiamare “made in Verona” per la scelta di creazione, produzione e distribuzione; una scelta che Es’Givien ha fortemente voluto ed incrementato dall’anno della selezione a Pitti Immagine sino ad oggi, ad oltre 15 anni dall’esordio. Un viaggio dunque che parla di sostenibilità a tutto tondo: sociale, ambientale ed economica perché la moda non sia soltanto un canale di spreco o sfruttamento, come spesso sentiamo definire il fast-fashion ma, al contrario, un canale-risorsa per ogni attore in  gioco nella sua filiera: dal  creatore al produttore al distributore finale. Oggi, sempre più, continuiamo il nostro viaggio nell’investimento di materie prime e filati derivati dal riciclo e dal riuso post-producer e post-consumer. Un ulteriore step nella vera sostenibilità della moda e non della moda della sostenibilità”.

Che cosa vi ha spinto a tornare a casa e scegliere di partecipare a questo evento di cicli culturali presso San Rocco di Quinzano, vostra patria?  

“Ci ha fatte tornare il cuore! Tant’è che uno dei nostri messaggi impressi nei capi recita: “senza radici non si vola”. Per continuare il nostro cammino non potevamo non tornare dove abbiamo il cuore, “dove affondano le nostre radici”! E quindi siamo qui, in questa splendida cornice ai piedi del Monte San Rocco proprio nella nostra Quinzano. Una sede che è parte della nostra storia e di tutti quei valori che le nonne in primis ci hanno trasmesso con il loro agire e le loro parole”.

Quanto la tua terra ti ha ispirata? Ad essa rimani legata, nonostante la “fiorentinità d’adozione” e la nuova sede di Es’ Givien proprio a Firenze?

“Amo la mia Verona (una vera chicca”) quanto ormai amo Firenze. Però amo anche dire, come insegna la psicologia -che è l’altra “mia anima” e qui cito lo psichiatra Murray Bowen- che “senza appartenere non ci si può differenziare” e quindi “serve tornare a casa” per poi prendere il volo. Forse proprio perché stiamo cercando di “prendere il volo” nei complessi circuiti del fashion system internazionale dobbiamo prima “tornare a casa”. Tornare alle nostre radici, ai nostri valori, alle nostre passioni e relazioni. La vita che cos’è senza questo? Senza la nostra casa?”.

Con questa domanda ci saluta la “psicologa della moda” -chiamata dai suoi infiniti impegni -che riesce ad esaudire in maniera stupefacente. Un quesito che la maggior parte di noi dovrebbe porsi.
Ad maiora Vivilla, Gaia e Niven, ovvero Es’Givien.

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