Finalmente cittadine!

La conquista dei diritti delle donne in Ticino (1969-1971)

Finalmente cittadine! La conquista dei diritti delle donne in Ticino (1969-1971) è il titolo del volume, appena pubblicato, edito dall’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT) e curato da due membri del Comitato, Susanna Castelletti, docente di Storia al Liceo Cantonale di Locarno, e Marika Congestrì, docente di Storia al Liceo Cantonale di Lugano 1. Il volume esce in occasione del cinquantesimo anniversario del diritto di voto femminile in Svizzera e si propone di riportare alla luce un argomento che è stato sì trattato nei mesi passati ma molto poco approfondito da quella che è la storiografia tradizionale. Eppure, come ricordano le curatrici del volume, l’argomento è importante, non solo dal punto femminile ma anche dal punto di vista della cittadinanza e mentalità collettiva: “Diffondere una visione mista della storia è fondamentale per la costruzione identitaria delle ragazze e anche dei ragazzi. Entrambi acquisirebbero infatti in modo più solido la consapevolezza di come ogni epoca storica e ogni cultura abbiano sempre addebitato sensi e pesi differenti all’essere donna e all’essere uomo.”

La Svizzera arriva con ritardo, rispetto a altri stati europei a concedere il voto alle donne: uno dei grandi ostacoli al suffragio femminile è stata proprio la democrazia diretta poiché, essendo il popolo – maschile, votante – che doveva concedere il diritto di voto alla popolazione femminile, prima andavano stracciati pregiudizi esistenti da secoli. A questa difficoltà, però, come ha ricordato recentemente Susanna Castelletti, va aggiunta un’altra questione, ovvero il disinteresse che la politica istituzionale ha dato alla questione del voto alle donne.

Nei vent’anni di attività, che l’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT) si accinge a celebrare, sono state raccolte numerose fonti legati alla storia politica e archivistica del cantone. Ciò ha permesso di dare alle stampe un volume che, partendo dal macro-contesto nazionale riguardante la lunga strada verso la conquista dei diritti delle donne, riesce poi ad approfondire il caso del Canton Ticino in dieci capitoli scritti da dieci autrici e autori (Giorgia Andreani, Sarah-Haye Aziz, Maurizio Binaghi, Chiara Boraschi, Sonia Castro Mallamaci, Giulia Fagetti, Maria Fazioli-Foletti, Andrea Pilotti, Isabella Rossi, Sandra Valenti).

Non è una lettura facile, quella di Finalmente cittadine! La conquista dei diritti delle donne in Ticino (1969-1971), eppure le pagine scorrono e appassionano, facendo luce su chi ha svolto la battaglia per i diritti (le donne protagoniste, certo, ma anche il mondo dell’associazionismo e gruppi anonimi che hanno lavorato per l’ottenimento dei diritti politici femminili). Nei capitoli del libro lettrici e lettori trovano anche discusse varie domande legate alla concessione del diritto di voto e elezione femminile e alle conseguenze sociopolitiche di tale processo: quali sono stati gli appuntamenti elettorali e quale, invece, il ruolo e il peso dei partiti e degli attori politici tradizionali prima e dopo l’ottenimento del suffragio? Quali opinioni, pro e contro il suffragio femminile, hanno albergato nella pubblica opinione e hanno alimentato le rispettive campagne propagandistiche? Viene poi analizzato e ricostruito il rapporto che la campagna ha avuto con i mass-media (tema ancora molto attuale, per altro), il ruolo della cartellonista e anche l’apporto dato dalle donne che provenivano dall’estero e che quindi avevano già avuto esperienze di cittadinanza attiva. Infine, l’ultima parte del libro si concentra sul modo in cui il mondo politico è mutato con la partecipazione femminile, con uno sguardo al dopo 1971 e sino agli anni ’80. 

Ne esce un lavoro preciso, dettagliato, nuovo nei contenuti e importante: un libro che informa e che vuole essere uno strumento didattico, ma anche un volume che si pone di valorizzare il patrimonio archivistico, documentario e biografico, conservato presso gli Archivi Riuniti delle Donne Ticino.

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