Formula E: finale di stagione a sorpresa

Anche per la stagione in corso, 2019-2020, la sesta dall’inizio delle competizioni, la Formula E ha confermato la sua capacità di innovarsi come progetto e di superare le avversità di un mercato che proprio quest’anno non sono mancate.
Il campionato mondiale era iniziato nel novembre 2019 con le prime gare in Arabia Saudita, e poi proseguito in Cile, Messico e Marocco. Ma da marzo 2020 la sequenza degli eventi è diventato un elenco di cancellazioni: Cina, Italia (Roma), Francia, Corea del Sud, Indonesia, Stati Uniti e Regno Unito. La causa è sempre la stessa: pandemia.

Mentre la comunità mondiale era in fermo obbligato, lockdown, i dirigenti di Formula E hanno subito cambiato registro. E trasferito il campionato elettrico dal mondo reale dei circuiti cittadini, che è la sua caratteristica, a quello digitale. Insomma: dalle piazze, ai salotti di casa.

Ecco che nei mesi scorsi la Formula E è proseguita sui media come ABB Formula E Race at Home Challenge, una serie di gare anche per raccogliere sottoscrizioni a favore del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Una soluzione di comodo? Niente affatto. Come nella vita reale, anche in quella digitale i controlli erano e sono rimasti severissimi.
Il pilota Daniel Abt, seconda guida in Formula E dell’Audi e figlio nientemeno che del responsabile per la gestione del medesimo marchio tedesco nel circus elettrico, in una gara digitale si è fatto sostituire da un professionista delle competizioni virtuali. Ha barato. È stato scoperto, multato, e infine licenziato. A confermare che anche nel dorato mondo della Formula E la realtà non è un problema da risolvere, ma comunque rimane un’esperienza da vivere.

Prima di continuare è necessaria una breve spiegazione: perché le sorprese non sono finite. Non avendo una tradizione cui richiamarsi, il giovanissimo campionato elettrico consolida la sua presenza sul mercato come un moderno fenomeno commerciale e di marketing. Ed è proprio quello che, in ordine di interesse, case automobilistiche e sponsors, piloti, media, tifosi e pubblico si aspettano di trovare. A tutto ciò il management di Formula E, capitanato sin dagli esordi dall’imprenditore Alejandro Agag, aggiunge un indispensabile X Factor: una strategia innovativa e di successo. Ora passiamo dalla teoria alla pratica: insieme all’ex-pilota Gilles De Ferran, la dirigenza del circus elettrico ha annunciato il lancio nel 2021 dell’Extreme E, una serie di gare riservata ai fuoristrada elettrici da disputare nei più suggestivi e remoti angoli del pianeta. Facile prevedere il successo anche di questa iniziativa: la categoria dei fuoristrada, i SUV, è una delle più richieste dai consumatori e parimenti ambite dalle case automobilistiche, che proprio grazie alle generose dimensioni della carrozzeria di queste auto sono libere di aggiungere batterie elettriche senza i vincoli di spazio che si trovano sulla normale produzione di serie. Garantita anche la spettacolarità delle riprese televisive che verranno trasmesse dai media internazionali.

C’è altro? Certamente. Come imposto dalle regole della Federazione Automobilistica Internazionale, per considerare validamente conclusa la stagione 2019-20 era necessario organizzare almeno un altro E-Prix. Ma dove, se le maggiori location internazionali sono bloccate dal COVID-19? Risposta: organizzando una serie di gare proprio nel paese che concentra le principali industrie automobilistiche mondiali. La Germania. Ed ecco che dal 5 al 13 agosto prossimi a Berlino saranno disputate le sei gare che concluderanno la stagione. Un’ultima osservazione. La Formula E ha già comunicato il calendario per il prossimo anno. Annuncio con sorpresa: dal 2021 la FIA ha promosso le competizioni elettriche a vero e proprio campionato mondiale. Prima gara a gennaio, in Cile. Ultima, salvo complicazioni di percorso, il 25 luglio a Londra. Nel mezzo, ricordiamo la gara del 10 aprile 2021 sul nuovo tracciato di Roma. La Capitale, grazie a Renato Bisignani, General Manager presso Formula E Holdings, è riuscita a garantirsi le gare elettriche per i prossimi cinque anni. Come già accaduto quest’anno, per il momento anche nel 2021 unico assente si conferma un E-Prix da disputare in Svizzera.

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