Gli Uffizi alla conquista della Cina

In foto: Bottcelli, Pallade e il Centauro

Le Gallerie degli Uffizi e il Bund One Art Museum di Shanghai hanno firmato un accordo di collaborazione che porterà alla realizzazione di dieci mostre in cinque anni, tra il 2022 e il 2027: tutte le mostre si terranno in Cina, nel museo di Shanghai, e vedranno la presenza di numerose opere della raccolta permanente degli Uffizi, tra cui alcuni dei più importanti capolavori.

Sempre l’accordo prevede che Firenze e Shanghai collaboreranno per predisporre scambi culturali e occasioni di studio.

L’intesa, presentata in occasione del China international import Expo 2021, ha già un calendario, visto che sono stati messi a punto i contratti per il primo blocco di tre mostre che si terranno tra aprile 2022 e luglio 2023 che esporranno i capolavori di Botticelli, Raffaello e Canaletto.

Se la Cina potrà far conoscere l’arte italiana, gli Uffizi già solo per le prime tre prime esposizioni riceveranno un contributo di due milioni di euro dal Bund One Art Museum, a cui si aggiungerà una quota variabile in base agli incassi, secondo un meccanismo progressivo.

I guadagni, secondo il direttore degli Uffizi Andrea Schmidt saranno investiti nel patrimonio del Museo, come il progetto di restauro architettonico per il giardino di Boboli e il recupero di importanti spazi di Palazzo Pitti, che un tempo erano utilizzati per uffici e che ora potranno essere restituiti al sistema museale.

Tra le opere in partenze per la prima mostra non vi sarà la Nascita di Venere o la Primavera, ma molti dei quadri esposti saranno presi dai magazzini del museo. Infatti, gli Uffizi hanno un numero importante di ‘Gioconde’ che sono assolutamente inamovibili perché sono un tutt’uno con la città e con la stessa Italia.

Per fortuna, vi è che gli Uffizi sono uno dei pochi musei esistenti che, tolto un Botticelli dalla parete per inviarlo in giro per il mondo, non ha problemi a sostituirlo con uno di pari valore.

Oltre ai capolavori noti, il progetto sarà un modo per far conoscere all’Asia i capolavori italiani meno famosi.

Botticelli, autoritratti e opere del 700, saranno l’oggetto delle prime mostre

Già dal mese di aprile del 2022, una cinquantina di opere del Botticelli e di artisti contemporanei, alcune tolte dal percorso di visita del museo come «Pallade e il centauro» e molte attualmente non esposte, andranno a comporre la prima mostra intitolata “Botticelli e il Rinascimento”.

La seconda mostra che debutterà nel mese di settembre 2022, sarà invece dedicata al tema degli autoritratti e ne faranno parte dipinti dal XVI al XXI secolo tra cui quello celebre firmato da Raffaello. L’operazione consentirà agli stessi Uffizi di esporre a rotazione altre opere della collezione di Raffaello e di allestire la collezione in modo permanente in 14 sale nel corpo principale degli Uffizi.

La terza mostra sarà dedicata al ‘700, con opere di Canaletto e rappresentanti delle scuole del XVIII secolo.

La scelta di esporre a Shangai è stata strategica poichè la città cinese, cuore dell’economia asiatica, rappresenta un palcoscenico sul mondo e un modo per attirare turisti nel Bel Paese.

Ma quello con la Cina non rappresenta certo l’unico contatto attivato. Gli Uffizi hanno già sottoscritto contatti preliminari con gli Emirati Arabi e avviato progetti scientifici con gli Stati Uniti così da far conoscere il Museo e i suoi capolavori ad un pubblico sempre più ampio e attivare nuove formule per superare la difficoltà di viaggiare che ci accompagnerà per i prossimi anni.

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