Ho seguito il mio sogno

di Filippo Moreo

È meglio tuffarsi in un mare di guai piuttosto che aspettare ciò che non hai. È qualcosa che nasce dentro di noi più che una volontà, quello che ho sempre seguito è stata la mia inclinazione. Immaginate per un istante di essere particelle di energia che cadono nel vuoto spinte dalla forza di gravità e collegate tra di loro attraverso l’elettromagnetismo; immaginate il senso della caduta come quello di una spirale, se ognuna delle nostre esistenze fosse una particella, questa quindi avrebbe un andamento circolare e regolare. Durante le nostre giornate siamo costantemente distratti. Ma se invece di distrarci ci concentrassimo sulla nostra particella, ne ascolteremmo il senso e ne capiremmo la direzione.

Semplicemente, quello che ho sempre fatto, da quando ho potuto scegliere della mia vita in maniera indipendente, è stato seguire la mia inclinazione; quello che ho capito in questi miei primi anni di lavoro è che la realtà è circolare e che dipende soltanto dalla nostra prospettiva. Ho capito che il bello del lavorare, e del farlo insieme alle persone, è ciò che ci scambiamo e forse, in particolare, quello che offriamo agli altri. A prescindere dalla meta, quello che conta è il viaggio. A prescindere dalle nostre intenzioni, quello che conta la nostra inclinazione. A prescindere da quello che è la realtà, questa è solo una prospettiva.

La mia prospettiva negli ultimi anni mi ha fatto conoscere diverse realtà e diverse persone e tutti mi hanno fatto crescere e maturare.

Sono partito insieme con Francesco (primo di tre amici, che mi hanno accompagnato per una parte del percorso) con una bancarella ad un mercatino di Natale di Cernobbio in Italia al confine con la Svizzera. Al tempo lavoravamo ancora in una mia precedente società che avevo in Italia che si chiamava Nexport, avevamo una prima selezione di prodotti alimentari artigianali italiani, di cui riscontrammo un particolare successo con le vendite durante l’evento. Da quel momento, lavorammo ai primi contatti necessari per iniziare un’attività di import-export tra Italia e Svizzera. Così iniziammo un programma commerciale di pubblicità verso i supermercati e i piccoli negozi alimentari. Diverse cose sono successe, vittorie e sconfitte, gioie e dolori. Ma come ho detto sopra, sono sempre rimasto concentrato sulla mia inclinazione, sempre nel limite del possibile.

Ad oggi ho aperto un piccolo negozio di alimentari e salumeria a Lugano (Botteghe Italiane) e ho un e-commerce attivo e funzionante. Questo non è l’inizio nè la mia storia; questa è la dimostrazione che esiste un senso oltre la realtà e che dobbiamo sfruttare la grande fortuna che abbiamo di poterlo seguire se vogliamo vivere.

 

 

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