I prezzi aumentano, ma noi continuiamo a sprecare cibo

Ecco la situazione nel 2023. I dati (preoccupanti), gli esempi virtuosi e le regole per non farlo più

di Rosa Duccilli

Sembra una contraddizione in termini: viviamo in un periodo in cui l’aumento dei prezzi si fa sentire e incide pesantemente sul bilancio familiare, eppure lo spreco degli alimenti non accenna a diminuire. Anzi è aumentato.

Domani è troppo tardi, bisogna cominciare oggi a non buttare via il cibo. E l’accelerazione verso un mondo più equo- non è certo una novità che una parte della popolazione del pianeta soffra letteralmente la fame e un’altra parte butti via quintali di alimenti- parte dal singolo cittadino.
Come sottolinea anche Eurostat, infatti, la maggior parte dello spreco avviene in ambiente domestico, più che nei ristoranti e servizi di ristorazione. Ciascuno di noi può quindi fare la differenza.

Gettare via gli alimenti nella spazzatura – parliamo di oltre 1/3 dei prodotti a livello globale destinati al consumo umano, come comunicato dall’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (World Organization for International Relations) – non conviene a nessuno. E non si tratta solo di una questione etica, ricordando che 2,3 miliardi di persone nel globo vanno a letto a stomaco vuoto.

Come ha sottolineato Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Presidente e Segretario Generale di WOIR, «lo sperpero di cibo porta anche a un ingente danno economico e ad un irreparabile danno ambientale che innesca un effetto domino capace di produrre carestie ed eventi climatici estremi».

Ed è proprio per sottolineare l’importanza della questione che WOIR ha proclamato il 2023 “anno del cibo”.

Si avvicina intanto il 5 febbraio, giornata in cui si celebra la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, ed è più che mai opportuno fare una riflessione sugli stili di vita e di consumo (oltre che sui metodi di produzione) di quella parte della popolazione che accumula rifiuti (portandosi dietro tutti i problemi relativi al loro smaltimento).

L’ultimo monitoraggio di Eurostat sullo spreco in territorio europeo risale al 2020 e non è per niente rassicurante: in quell’anno nell’Ue sono stati sprecati circa 127 chilogrammi di cibo per abitante. Le famiglie hanno generato il 55% degli sprechi alimentari, pari a 70 kg per abitante. Il restante 45% è costituito da rifiuti generati nella filiera alimentare.

L’Italia ha fatto peggio della media Ue: i chili di cibo che sono andati a finire nella pattumiera sono stati 146 (107 quelli delle famiglie).

I dati più recenti ci restituiscono un’immagine per niente migliorata: oggi nelle case del Belpaese si buttano alimenti per un valore di oltre 9,2 miliardi. In linea con il resto del mondo, dove oggi il 40% del cibo prodotto viene sprecato rispetto al 30% di 2 anni fa. Eppure, non possiamo dire di non essere informati e nemmeno di non avere gli strumenti.

ESEMPI CHE FANNO BEN SPERARE
Per esempio, è stata di recente presentata l’app Sprecometro scaricabile gratuitamente. L’applicazione dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher, sviluppata con l’Università di Bologna e Last Minute Market, serve a misurare e prevenire lo spreco di cibo, da soli o in gruppo.

Ci fa ben sperare il successo dell’app Too Good To Go, nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare e presente in 15 Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in Canada, contando ad oggi oltre 62 milioni di utenti. In Italia è presente da marzo 2019 anche con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema a 360 gradi.
In questi giorni, in vista del 5 febbraio, gli esperti dell’App hanno elaborato 5 consigli per evitare lo spreco alimentare a livello domestico. Ve li proponiamo.

  1. IMPARA A LEGGERE BENE LE ETICHETTE: conoscere la differenza tra data di scadenza e Termine Minimo di Conservazione può evitare lo spreco di alimenti con TMC (la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”), che spesso vengono gettati anche se ancora buoni. 
  2. PIANIFICA LA SPESA CON CREATIVITÀ: scrivere e pianificare in anticipo la spesa, senza eccedere negli acquisti.
  3. CONSERVA GLI ALIMENTI NEL MODO GIUSTO: conoscere quali sono le migliori modalità di conservazione del cibo in dispensa, in frigorifero o in freezer può contribuire ad allungare la vita dei prodotti. 
  4. RIUTILIZZA E RICICLA: riutilizzare con creatività gli avanzi in cucina è importante e può aiutare a trovare la giusta destinazione a tutti i tipi di alimenti. 
  5. UTILIZZA LA TECNOLOGIA A TUA DISPOSIZIONE, COME LE APP DEDICATE: a tal proposito, Too Good To Go fa sapere che “in Italia in meno di 4 anni ha contribuito a salvare più di 11 milioni di pasti, grazie a 7 milioni di persone che hanno scaricato l’app”.
Continuare
Abbonati per leggere tutto l'articolo
Ricordami