Il cuore dell’Italia. Alluvione in Emilia-Romagna, la corsa alla solidarietà

Gli italiani hanno un cuore grande. Soprattutto quando c’è da rimboccarsi le maniche e aiutare i connazionali colpiti da catastrofi ambientali, come l’alluvione avvenuta nei giorni scorsi in Emilia-Romagna e nelle Marche.

Dopo il biennio della pandemia, la volontà di aiutare il prossimo in difficoltà appare sempre più forte. Nel 2022 gli abitanti della Penisola che, in base a quanto hanno dichiarato in un’indagine di Walden Lab, hanno fatto una donazione sono stati il 38%, 10 punti in più rispetto a ciascuno dei due anni precedenti.

Sono cresciuti anche gli importi, arrivati a una media di 118 euro, contro i 90 del 2021 e i 77 del 2020. In particolare, tra le cause sostenute negli ultimi dodici mesi, sono salite quelle nell’ambito della ricerca medico-scientifica (45% vs 37% nel 2021) e quelle sul versante delle emergenze umanitarie (28% vs 15% del 2021).

Si tratta, insomma, di andare oltre la retorica, ma trovare soluzioni concrete per rendersi davvero utili nel momento del bisogno, al di là dei campanilismi e delle polemiche che, inevitabilmente, si rincorrono in queste ore, per esempio sulle mancate opere, o sugli interventi insufficienti e inefficaci, contro il dissesto idrogeologico malgrado i fondi stanziati.

Tuttavia, di fronte a morti, feriti e sfollati, case e attività inagibili, il fronte si ricompatta. E l’intento comune è quello di esserci e far sentire vicinanza e solidarietà. Per esempio, lo storico marchio Ferrari – situato, tra l’altro, nelle zone colpite dalla calamità – ha stanziato un milione di euro a favore dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, partecipando alla raccolta fondi regionale.

La scuderia Alpha Tauri, che si trova a Faenza, in un’area particolarmente martoriata dalle piogge anomale, ha a sua volta lanciato un’iniziativa di fundraising tramite donazione bancaria per le persone colpite dal disastro.

Ha fatto il giro del mondo la foto del pilota giapponese di F1, Yuki Tsunoda, in forza al locale team Alpha Tauri, che ha preso la pala e si è messo a spalare il fango per aiutare lo staff dell’hotel in cui alloggiava in vista del Gran Premio di Imola (poi annullato).

Si è mossa anche Coop, con un milione di euro versato da tutte le cooperative e destinato alle regioni colpite, incluse le Marche, in vista della necessaria ricostruzione. A ciò si aggiunge l'avvio di una campagna di solidarietà promossa in tutti i punti vendita con l'obiettivo di coinvolgere i propri soci e consumatori.

La mobilitazione è avvenuta pure internamente al gruppo: i dipendenti delle cooperative, infatti, hanno donato ore di lavoro a favore dei colleghi di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno che hanno subito danni a causa dell’emergenza.

Si è subito attivata l’associazione delle Maestre Sfogline di Castelfranco Emilia, alle porte di Modena (cioè le artigiane che tramandano la tradizione dei tortellini fatti a mano, a regola d’arte): sabato 27 maggio e domenica 28 maggio terranno due giornate di vendite straordinarie i cui ricavati saranno devoluti in beneficenza, per sostenere i romagnoli.

Sono molti, infine, i personaggi famosi hanno espresso solidarietà e vicinanza.

Laura Pausini ha fatto sapere che devolverà il suo cachet dei 3 concerti a Venezia – in programma a luglio 2023 – ai comuni di Solarolo, dove è cresciuta, di Castel Bolognese, dove vivono i suoi genitori, Gianna e Fabrizio, che si sono messi a pulire le strade insieme al resto della comunità, e di Faenza, dove è nata Laura e dove vive la sorella Silvia. “Ritorno sul palco dopo 4 anni e voglio farlo dedicando la mia voce alla mia gente”.

Hanno fatto appelli social anche Cesare Cremonini (di Bologna), Vasco Rossi (nativo di Zocca, in provincia di Modena), Ligabue, il rocker di Correggio...

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