Secondo una nuova indagine dell’Ufficio federale di statistica, relativa al 2022, coloro che non praticano alcuna fede sono un terzo della popolazione
La maggior parte delle persone che vivono in Svizzera è di confessione cristiana. Oltre ai cristiani riformati e cattolici romani, nei Cantoni abitano anche cristiani liberi e ortodossi, ebrei, buddisti, musulmani, indù, sikh e membri di altre confessioni.
Negli ultimi cinquant’anni, il panorama religioso nella Confederazione è cambiato notevolmente, anche grazie alle ondate migratorie che hanno portato al pluralismo religioso. Inoltre, il numero di persone che non appartengono ad alcuna religione è aumentato, soprattutto nei contesti urbani.
Ebbene, nel 2022 – in base a dati diffusi di recente dall’Ufficio federale di statistica – per la prima volta la comunità non appartenente a una confessione religiosa ha superato quella cattolica e, oggi, costituisce il gruppo più numeroso. Se nel 1970 erano solo l’1% della popolazione, oggi raggiungono il 34% – un terzo degli abitanti complessivi del territorio elvetico – con un aumento di oltre 13 punti percentuali dal 2010.
Nei Cantoni di Basilea Città e Neuchâtel coloro che non praticano alcun credo religioso costituiscono la quota maggioritaria della cittadinanza. Sono meno presenti, invece, nelle zone rurali (28% contro il 36% delle città) e nella Svizzera centrale (più conservatrice), in particolare a Nidvaldo (24%), Obvaldo (22%), Uri (19%) e Appenzello Interno (15%).
I non credenti, in Svizzera, sono prevalentemente tra i giovani. Solo il 16% delle persone dai 75 anni in su dichiara di non avere alcuna confessione religiosa, mentre una simile percentuale continua a crescere man mano che l’età si abbassa (eccetto nella fascia dai 15 ai 24 anni). La quota più elevata dei non appartenenti a una religione si riscontra nel target dai 25 ai 34 anni (42%), a prevalenza maschile (36% contro il 31% del genere femminile).
In parallelo, negli ultimi anni sia i cattolici che gli evangelici-riformati sono calati costantemente, fermandosi rispettivamente al 32% e al 21%. Ulteriori comunità cristiane, differenti da quella cattolica, e gli islamici si attestano al 6% ognuna. I cristiani nel loro complesso, però, restano comunque la comunità religiosa più numerosa e ancora oggi superano il 50% della popolazione elvetica.
Dall’infanzia all’età adulta, poi, sono in tanti quelli che hanno abbandonato la fede. Da un’altra indagine approfondita sulla lingua, la religione e la cultura del 2019 è emerso che circa due terzi delle persone senza appartenenza religiosa ufficiale da bambini erano credenti (per il 50% cattolici, per il 40% evangelici-riformati). Con il tempo si sono trovati in disaccordo con le posizioni assunte dalla comunità religiosa di riferimento, da cui, dunque, hanno preferito allontanarsi.
Circa il 30% di coloro che non abbracciano una confessione religiosa non credono né in un unico Dio né in più divinità, ma in una forza superiore spirituale. Per qualcuno di loro, talvolta, fede o spiritualità rappresentano un appiglio importante in momenti particolari della vita, per esempio nelle difficoltà (28%) o in caso di malattie (22%).