Da Reggio Calabria a Firenze, da Torino a Pompei, ogni giorno, migliaia di professioniste d’eccellenza si prendono cura del patrimonio culturale italiano
di C.G.
Se il patrimonio artistico e culturale italiano è conosciuto e ammirato in tutto il mondo, meno conosciuta è la storia delle sue protagoniste, di coloro che tutti i giorni lo proteggono, lo studiano, lo valorizzano e lo rendono disponibile al grande pubblico. IN BUONE MANI è una serie podcast, realizzata per la Direzione Musei del Ministero della Cultura da Chora Media, che racconta 8 luoghi speciali in cui professioniste d’eccellenza ogni giorno lo studiano e se ne prendono cura.

Il patrimonio storico artistico italiano è il più ricco e importante al mondo. È una ricchezza che va difesa, protetta e curata, ogni giorno. In Italia questo è un lavoro affidato in gran parte alle donne, che costituiscono il 70% delle persone impiegate nel settore dei beni culturali. IN BUONE MANI, con la voce di Mia Ceran, giornalista e conduttrice televisiva nata in Germania, cresciuta tra Italia e Stati Uniti e recentemente insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, racconta alcune di queste realtà.
La serie, in otto puntate, racconta come ogni giorno professioniste esperte gestiscono, studiano e si prendono cura delle opere d’arte, costituendo dei veri e propri centri di eccellenza – punti di riferimento per il mondo intero – con una missione precisa: lasciare alle future generazioni quello che il passato ci ha lasciato in dote.
In occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, il 16 agosto è stato lanciato il primo episodio dedicato proprio alla storia delle donne che, succedendosi negli anni, hanno tutelato e restaurato queste due statue eccezionali, dalla loro scoperta all’ultimo allestimento nel museo di Reggio Calabria. Con le testimonianze di Elena Lattanzi e Simonetta Bonomi, soprintendenti della Calabria rispettivamente negli anni 1981-2005 e 2009-2015, ma anche di Giovanna de Palma, restauratrice dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, che ha seguito, con mansioni diverse, le ultime due campagne di restauro a 15 anni di distanza l’una dall’altra.
Gli altri sette episodi saranno disponibili a partire da metà settembre. Di seguito l’elenco delle puntate di settembre:
– 2° puntata: “I Musei del Bargello e gli occhi d’argento di Cosimo I”
– 3° puntata: “Pompei e il Laboratorio di ricerche applicate”
– 4° puntata: “Il Centro di Conservazione e Restauro Venaria Reale a Torino”
– 5° puntata: “Il Museo delle Civiltà di Roma”
– 6° puntata: “La Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo”
– 7° puntata: “Museo dell’Arte Salvata”
– 8° puntata: “Il Restauro della Casa di Augusto e di Livia al Palatino a Roma”
La serie in 8 puntate è disponibile gratuitamente su Spotify, Apple Podcasts, Spreaker, Google Podcasts, su choramedia.com e diffusa anche sui portali del MiC e sui siti dei musei e dei siti archeologici.
“La bellezza è negli occhi di chi guarda”, scriveva Goethe. Ma nel nostro caso potremmo dire che è anche nelle mani di chi fa. Di chi studia, recupera, conserva, tutela, ripara, restaura: di chi si prende cura. È questo il compito di migliaia di persone che ogni giorno si impegnano in interventi complessi e spesso delicatissimi. Professionisti, ma soprattutto professioniste, visto che il 70% sono donne. Sono restauratrici, antropologhe, storiche dell’arte, archeologhe: profili differenti, con un obiettivo comune.
Le autrici di IN BUONE MANI sono Michela Guberti e Francesca Borghetti.
Guberti, sinologa di formazione, autrice e documentarista di mestiere, parte dal cinema cinese per approdare alla televisione, senza abbandonare mai la realtà, l’arte, la storia. Lavora in Italia e in Francia affrontando diversi generi, ma predilige la serialità, il documentario e i progetti internazionali.
Borghetti, con un background da antropologa, si è presto innamorata del documentario, genere al quale si è dedicata come autrice, produttrice e regista. L’interesse per figure di donne che hanno lasciato un’impronta sulle generazioni future è diventato il centro del suo lavoro a partire da Climbing Iran documentario con protagonista la free climber iraniana Nasim Eshqi, finalista ai David di Donatello.
Il podcast IN BUONE MANI è stato realizzato CON IL SUPPORTO DI CINECITTÀ. Si ringraziano ARCHIVIO LUCE E BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA di ROMA.