La grande attualità di Alessandro Manzoni

Il 22 maggio ricorre il centocinquantesimo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni, morto nello stesso giorno del 1873 nella sua città natale, a Milano. Si tratta di uno degli autori italiani più importanti – senatore del Regno d’Italia dalla sua proclamazione nel 1861 – la cui opera, ancora oggi, risulta illuminante rispetto a varie sfide contemporanee, dalle insurrezioni alle guerre, dalle crisi spirituali e religiose fino alle epidemie.

 

Casa-Museo e non solo

Non stupisce, dunque, il fitto calendario di eventi celebrativi previsti per onorare la sua figura, a partire dal capoluogo lombardo. Cuore pulsante delle celebrazioni è Casa del Manzoni, in via Gerolamo Morone 1, residenza dello scrittore e della sua famiglia dal 1813 fino alla sua morte e oggi sede del Museo manzoniano. Altri luoghi in cui si terranno iniziative ed eventi commemorativi a Milano sono il Duomo, la Biblioteca Nazionale Braidense e il Castello Sforzesco.

 

Un contesto difficile

Manzoni venne alla luce nel 1785. Sua madre era Giulia Beccaria, figlia del marchese Cesare Beccaria, giurista e filosofo, esponente di spicco dell’Illuminismo. A causa dei dissesti economici della sua famiglia d’origine, nel 1782 la giovane aveva dovuto sposare il ricco e nobile lecchese Pietro Manzoni, di ventisei anni più grande. Il figlio, probabilmente, nacque dall’amore ricambiato tra la Beccaria e il letterato Giovanni Verri. A quest’ultimo, però...

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