La piccola grande rivoluzione di Elly Schlein

Idee, progetti e passioni della nuova segretaria del PD, la prima donna alla guida del partito

Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito Democratico (PD). In base a quanto risulta attualmente, a fronte dell’80% dei seggi scrutinati, Schlein è davanti all’altro candidato, Stefano Bonaccini, con il 53,8% delle preferenze contro il 46,2%. L’affluenza sarebbe stata di circa 1 milione di votanti.

Una pioniera. Schlein è la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: compirà 38 anni il 4 maggio. Ha così commentato la sua vittoria, nella tarda serata di domenica 27 febbraio 2023: “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi, con un mandato chiaro a cambiare. Con una linea chiara che metta al centro la lotta alla precarietà, ma anche il cambiamento climatico”.

Ha aggiunto Schlein: “Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. La maggiore responsabilità che abbiamo è la fiducia che abbiamo ricevuto. Mi ha molto colpito la voce di alcune centenarie che oggi sono andate a votare per me e hanno detto che erano più di 90 anni che aspettavano di votare una segretaria. Da questa meravigliosa esperienza è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato”.

E ancora: “Saremo un problema per il governo di Giorgia Meloni, a difesa dell’Italia che fa più fatica, dei poveri che il governo colpisce e non vuole vedere”. La nuova segretaria del PD ha rivolto un pensiero all’ennesimo, tragico naufragio di migranti in Calabria: “Oggi c’è stata una altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa”. E ha espresso il suo desiderio di mettersi subito al lavoro con il suo staff e con tutto il partito: “Da domani lavoreremo insieme nell’interesse del paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere”.

Bonaccini si è complimentato con l’avversaria. Ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna: “In bocca al lupo per la grande responsabilità che Elly assume alla guida del partito. Sono a disposizione per dare una mano“.

Femminista, progressista ed ecologista. Elena Ethel (Elly) Schlein è nata nel 1985 a Sorengo nel Canton Ticino, in Svizzera. È figlia di due professori universitari: il padre, Melvin Schlein, è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall’odierna Ucraina, la madre, Maria Paola Viviani, è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista e senatore del Partito Socialista negli anni Settanta. È la sorella minore di Benjamin Schlein, che insegna matematica all’Università di Zurigo, e di Susanna Schlein, diplomatica all’ambasciata di Atene, nei mesi scorsi vittima di un attentato anarchico.

Dopo la maturità conseguita a Lugano, si è trasferita nel paese d’origine della madre, a Bologna. Nel capoluogo emiliano ha studiato prima al Dams, poi a Giurisprudenza, laureandosi con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.

Nel 2013 è diventata il volto di OccupyPD, il movimento dei giovani democratici nato per protestare contro i franchi tiratori che bloccarono la candidatura di Romano Prodi al Quirinale. Nel 2014 si è candidata al Parlamento europeo, dove è stata eletta occupandosi, fino al 2019, soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie.

Uscita dal PD all’epoca di Matteo Renzi, eletto segretario del partito nel dicembre del 2013, è stata fra i fondatori di ‘Possibile’, ideato da Giuseppe “Pippo” Civati. Nel 2020, conclusa l’esperienza europea, si è candidata alla guida di una lista in suo appoggio. A fronte del risultato ottenuto, è stata nominata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima.

Nel 2022 Enrico Letta l’ha chiamata per guidare l’apertura al mondo progressista delle liste del PD, entrando alla Camera. Solo nei mesi scorsi Schlein si è riscritta nel PD riprendendo la tessera al circolo della Bolognina, dove erano iniziati il suo percorso di OccupyPD e la sua scalata al parlamento europeo.

In quanto appassionata di cinema, Schlein è un’assidua frequentatrice del Festival di Locarno e ha collaborato a ‘Anija-La nave’, un documentario che ha vinto il David di Donatello, dedicato all’esodo albanese verso l’Italia negli anni Novanta. Ama molto anche la musica: suona la chitarra e segue il Festival di Sanremo.

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