Le testimonianze degli “italiani di Auschwitz” toccano tutta l’Italia. Fino al 21 aprile a Firenze

Una mostra itinerante per la Penisola racconta tante storie di deportazione: ebrei, persone politicamente scomode, rom. L’iniziativa realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah

Si basa su approfondite ricerche storiografiche ‘Dall’Italia ad Auschwitz‘, mostra che sta girando l’Italia e che dal 29 marzo al 21 aprile si ferma al Memoriale delle Deportazioni di Firenze.

L’esposizione, a cura di Sara Berger e Marcello Pezzetti, racconta la storia di tutte le persone arrestate tra il 1943 e il 1944 in territorio italiano, e poi deportate nel complesso di Auschwitz-Birkenau. E presenta varie novità “in materia”: grazie a numerosi e approfonditi studi realizzati dai due curatori assieme ad autorevoli studiosi della Shoah, della deportazione ebraica e della deportazione politica, è emerso che, se
gli ebrei deportati rappresentano la parte più consistente delle vittime, le deportazioni ‘politiche’ sono molte di più di quanto si pensasse finora. In più, e questo è un dato che emerge per la prima volta in assoluto, tra i deportati figura anche un piccolo numero di rom, anch’essi arrestati nell’Adriatisches Küstenland.

Iniziative come questa “sono fondamentali perché tengono accesa la memoria senza la quale noi non potremmo avere un’identità nazionale”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella all’inaugurazione dell’esposizione.

La mostra itinerante è stata realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah con il contributo dell’Unar, presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le pari opportunità.

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