L’Italia illumina Tokyo 2020

Per gli Azzurri 40 medaglie (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) in 19 discipline olimpiche. Almeno una medaglia in tutti i giorni di gara e tanti insegnamenti di vita

Foto: la 4×100 maschile azzurra è oro olimpico. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu

Le Olimpiadi 2020, partite un po’ in sordina e tra le polemiche a causa del Coronavirus, sono la cosa più bella di questa estate 2021. L’Italia e l’italianità trionfano grazie ai nostri atleti che brillano sia per meriti sportivi che umani. Da sabato 24 luglio a domenica 8 agosto è stato un continuo fluire di emozioni.

L’Italia che, contro ogni pronostico, nonostante gli infortuni e mille difficoltà, conclude questa avventura sportiva da vincente usando il cuore e abbattendo ogni barriera – che sia il colore della pelle o la religione- mostra tutta la bellezza e la forza di una cultura antica che ha ancora tanto da dire, fare, raccontare, mostrare.

“Per me il salto in alto è molto più di uno sport, è un invito a scavalcare i muri che dividono i popoli. Siamo tutti fratelli”, ha dichiarato Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro olimpica nel Salto in alto. Per l’azzurro vittoria in ex aequo con il qatariota Barshim. I due, amici prima che avversari, hanno preferito il pari merito allo spareggio.

“Era il mio sogno da bambino: ho corso più che potevo. Domani non vedo l’ora di sentire l’inno”, così Marcell Lamont Jacobs, l’italiano più veloce del mondo, dopo la vittoria nei 100 metri con 9″80 (nuovo primato europeo): un oro senza precedenti nella storia. Evento a cui dopo 5 giorni esatti si è aggiunta l’incredibile vittoria della 4×100 azzurra composta dallo stesso Jacobs, Lorenzo Patta, Eseosa Desalu e Filippo Tortu.

Dall’argento di Luigi Samele nella sciabola (la prima medaglia per l’Italia) ad Antonella Palmisano medaglia d’oro nella Marcia 20km, dall’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo al bronzo delle nostre meravigliose farfalle nella ginnastica ritmica, le medaglie sono tante per elencarle tutte, ma sarà impossibile dimenticarle.

Nel medagliere vediamo al primo posto gli Stati Uniti con 113 medaglie (39 ori, 41 argenti e 33 bronzi), al secondo la Cina con 88 medaglie (38, 32 e 18), al terzo il Giappone con 58 medaglie (27, 14, 17). L’Italia è decima e va benissimo così: mai aveva raggiunto il podio in 19 discipline differenti (ad Atene 2004 sono state 17) e, soprattutto, mai aveva mostrato in modo così potente il suo valore e i suoi valori.

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