Lugano accoglie la Città della musica. Il messaggio della Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana

Il Consiglio comunale ha approvato il messaggio concernente la realizzazione del polo culturale a Lugano- Besso. Un investimento poderoso che permetterà di “immaginare, progettare e realizzare idee nuove, finora forse impensabili, dichiara il Direttore Generale della Fondazione CSI Christoph Brenner

La Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana ringrazia la Città di Lugano per l’approvazione
unanime della proposta di acquisizione degli stabili RSI a Besso a favore della realizzazione della Città della Musica. Un progetto culturale unico nel suo genere nel panorama nazionale ed europeo.

Come si legge nel Messaggio municipale (22 settembre 2022), la Città della Musica a Lugano, fortemente voluta dal Comune, «sarà un nuovo polo di competenze dedicato alla formazione musicale, al patrimonio sonoro e alle principali realtà di livello nazionale e internazionale in campo musicale attive nel comprensorio comunale. L’opportunità di creare questo nuovo centro culturale è nata dall’esigenza di trovare una nuova sede luganese per il nostro Conservatorio e per la Fonoteca nazionale svizzera, dato che la Moncucco SA, proprietaria dell’immobile Centro San Carlo dove attualmente si collocano entrambe le organizzazioni, intende operarvi un ampliamento delle proprie strutture sanitarie».
Oltre

Oltre alla Fonoteca nazionale svizzera, prenderanno parte alla Città della musica, attraverso un
accordo con il CSI, anche le seguenti istituzioni:
• Fondazione Orchestra della Svizzera italiana (FOSI)
• RSI
• Associazione I Barocchisti
• Coro della Radiotelevisione svizzera

La Città della Musica – concepita come un organismo dinamico ed eterogeneo capace di innescare processi osmotici al suo interno e di scambio con l’esterno – unisce la produzione e le professionalità del mondo del lavoro con il settore della formazione e della ricerca musicale, garantendo un alto grado di innovazione continua.

Dall’esecuzione di grandi repertori alla messa in campo di alte competenze di tonmeister, dalla creazione di nuova musica alla formazione specialistica, il polo culturale sarà votato allo studio e alla produzione musicale rivolgendo grande attenzione allo sviluppo culturale dei diversi pubblici.

Si ricorda che a fronte dell’impegno della Città di Lugano, i due enti maggiormente coinvolti – Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) e Fonoteca nazionale svizzera (FN) – hanno dichiarato investimenti complessivi pari a 55 milioni di franchi per adeguare le strutture esistenti alle nuove funzioni, oltre a una nuova costruzione già prevista nel disegno architettonico originario dello stabile degli anni ‘60.

Per la parte della Scuola universitaria di Musica, affiliata alla SUPSI, il Conservatorio potrà contare, con gratitudine, su un contributo pubblico, sia da parte della Confederazione, sia da parte del Cantone (riservate le decisioni delle rispettive autorità politiche). S’impegnerà, inoltre, segnatamente per i dipartimenti Pre-College e Scuola di Musica, a trovare un sostegno importante da parte di privati.

«L’unanime approvazione istituzionale non è solo una premessa essenziale, ma di grande conforto per affrontare la realizzazione di questa importante opera che darà vita alla Città della Musica. Un’approvazione accolta con soddisfazione e gratitudine», dichiara la Presidente della Fondazione CSI Ina Piattini Pelloni.

«La Città della Musica nasce dalla qualità del lavoro e delle relazioni che le diverse organizzazioni musicali che ne fanno parte, offrono da tempo sul nostro territorio. Abitare insieme lo stesso ambiente, ci darà la possibilità di immaginare, progettare e realizzare idee nuove, finora forse impensabili. La Città della Musica porterà il Ticino ad avere un nuovo elemento di competitività culturale che non ha eguali in Svizzera», afferma il Direttore Generale della Fondazione CSI Christoph Brenner.

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