Migrazioni, Mobilità e Turismo delle Radici. La lingua italiana, genitori emigrati e figli “nascosti” e tutte le emozioni della memoria

di Mauro Rota, Presidente del Circolo di Bruxelles dell'Ente Bergamaschi nel Mondo

Nell'anno celebrativo di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura Italiana, il Centro di Ricerca D.L.C.M. (centro di Ricerca e di Risorse in Didattica/Didattologia delle Lingue-Culture e delle Migrazioni-Mobilità)vuole offrire il suo contributo, in collaborazione con il Circolo di Bruxelles dell'Ente Bergamaschi nel Mondo, pianificando in modalità itinerante l'annuale Convegno Internazionale sul fenomeno migratorio. In questo modo si vuole ampliare la platea coinvolta.

La seconda tappa di questa tournée promozional-culturale ha visto protagonista, dal 22 al 24 aprile 2023, la città di Lucerna. Tre giornate con tre eventi concomitanti: il Convegno, la presentazione e la proiezione del documentario "2020. BERGAMO DE FÒ. Un anno per Bergamo dal Mondo" e il "Viaggio nella/della Memoria" di discendenti di emigrati rimpatriati.

Nella sua seconda tappa itinerante, il Convegno "Migrazioni e Mobilità. Ieri, oggi e domani", giunto alla sua decima edizione, si è svolto al Centro di Formazione Professionale ENAIP a Littau-Lucerna grazie al prezioso contributo della presidente delle ACLI di Lucerna, Antonia Cianciulli, del Presidente del Circolo dei Bergamaschi di Lucerna, Palmiro Oprandi, e di don Egidio Todeschini, coordinatore nazionale delle Missioni Cattoliche per gli emigrati in Svizzera.

Tra i saluti istituzionali quello di Michele Schiavi, sindaco di Onore, che sabato 27 maggio ospiterà la successiva tappa del Convegno Itinerante, come pure quello del sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini, che a sua volta ospiterà un'altra tappa il 4 novembre.

L'emigrazione italiana in Svizzera è stato il fil rouge che ha legato gli interventi dei relatori partendo dal "Viaggio nella/della memoria: i bambini dell'emigrazione in contesto migratorio svizzero" della direttrice del Centro DLCM, Silvana Scandella (Docteur en Didactologie des Langues et des Cultures Université de la Sorbonne Nouvelle Paris III; Dottore di Ricerca P.E.F.Li.C. Politica, Educazione, Formazione Linguistico-Culturali Università di Macerata; Direttrice Scientifica del Centro di Ricerca D.L.C.M. e Segretaria del Circolo di Bruxelles dell'Ente Bergamaschi nel Mondo).

La ricerca dell'emigrazione si è già occupata del tema dei bambini nascosti e invisibili, ma qui la professoressa Scandella ha voluto focalizzare l'attenzione sul vissuto di quei bambini "separati" dai loro genitori e affidati a nonne, balie o messi in collegio in attesa di quel rientro definitivo la cui scadenza però si procrastinava nel tempo.
Una separazione che, pur nella consapevolezza del sacrificio dei genitori per assicurare un futuro migliore ai propri figli, ha lasciato strascichi ancora non metabolizzati.

Ne hanno dato voce le testimonianze dirette di Laura Bertocchi e Mara Bombana, suscitando profonda commozione tra i presenti. Come pure la lettura in dialetto del percorso autobiografico della stessa direttrice Silvana Scandella: "Lé... basta andà... (Lei...basta andare...). Ruolo del dialetto di origine nei racconti di vita migratoria".

Uno sguardo alla diffusione della lingua e cultura italiana è stato proposto dalla testimonianza di Maria Sestito, docente a Lucerna dal 1969 al 1972: "L'esperienza di insegnamento dell'italiano nei Corsi di Lingua e Cultura Italiana in contesto migratorio svizzero germanofono agli albori della Legge 153 del 3 marzo 1971". Rientrata in Italia come docente di ruolo, Maria Sestito rivive il bel rapporto con i suoi scolaretti tanto motivati nonostante le provate difficoltà e le forti amicizie nate in emigrazione il cui legame persiste anche dopo decenni.

Dall'emigrazione all'immigrazione si è occupato l'intervento di Sabrina Alessandrini, dottore di ricerca P.E.F.Li.C. dell'Università di Macerata, membro di TRANSIT-lingua e Do.Ri.F.-Università e del Comitato Scientifico-Organizzativo del Centro D.L.C.M.: "Storia e memoria familiare: il racconto migratorio parentale di adolescenti provenienti dalla migrazione". Una significativa analisi dei condizionamenti dell'ambiente familiare immigrato e inserito nel tessuto sociale provinciale marchigiano.

La seconda parte del Convegno è stata dedicata alla presentazione e alla proiezione commentata del documentario "2020 BERGAMO DE FÒ. Un anno per Bergamo dal Mondo". Un docufilm di 52 minuti che raccoglie sei video realizzati durante la pandemia come testimonianza di affetto, vicinanza e incoraggiamento alla terra bergamasca che in quella fase stava pesantemente soffrendo.

Il silenzio tra il pubblico non è riuscito a tradire l'emozione suscitata rivivendo quella drammaticità amplificata dalla lontananza dai propri cari, dalla propria gente, dalla propria terra.

L'interazione con i presenti ha consentito di condividere emozioni e valori, incoraggiando il progetto di proseguire nella tournée del documentario itinerante per non far cadere questa testimonianza nell'oblìo.

Ad arricchire il valore del filmato concorrono anche immagini di promozione dei paesaggi della terra bergamasca con messaggi che sollecitano la scelta della destinazione bergamasca quale meta del turismo postpandemico.

La tappa del Convegno è stata anche l'occasione per effettuare il viaggio “nella” memoria e “della” memoria da parte di figli e nipoti di emigrati proprio a Lucerna negli anni '50-'60.

Era la fine degli anni '50 e il boom economico che aveva interessato...

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