Nuove strategie per rafforzare la SRG SSR e la CORSI

di Giorgia Reclari Giampà

Foto: @CORSI
Da sinistra Jean-Michel Cina, presidente del CdA SSR e Luigi Pedrazzini, presidente CORSI e vicepresidente del CdA SSR

“Servono volontà e coraggio, la SSR non può più contare su un sostegno scritto nella pietra, l’associazione SSR deve cambiare se vuole avere un futuro. La pressione rimane alta e potrebbe aumentare in caso di una votazione No Billag 2”. È l’appello lanciato dal presidente del CdA SSR Jean-Michel Cina, intervenuto all’evento organizzato dalla CORSI il 1° febbraio per presentare la rinnovata strategia dell’associazione SSR (il mantello che raggruppa le quattro società regionali SRG.D, SSR.SR, SRG.R e CORSI). Accanto a lui Luigi Pedrazzini, presidente CORSI e vicepresidente del CdA SSR, ha illustrato il Documento programmatico CORSI 2025. La volontà (e la necessità) di cambiare si riflettono infatti anche sulla società regionale della Svizzera italiana, che ha anch’essa rivisto la propria strategia, elaborando il Documento da sottoporre all’assemblea generale dei soci l’11 giugno 2022. La serata del 1. febbraio – che si è svolta in streaming ed era rivolta membri e soci CORSI, quadri della RSI e stakeholder – è il primo appuntamento di una serie di serate di presentazione della nuova strategia in vista dell’assemblea 2022, che si svolgeranno nei prossimi mesi.

Un unicum a livello europeo

Il servizio pubblico radiotelevisivo svizzero rappresenta un unicum in Europa, ha sottolineato Cina, perché la SSR si compone di due parti strettamente legate fra loro: l’azienda e l’associazione, di cui fanno parte le varie società regionali. L’associazione rappresenta la società civile e insieme all’azienda si impegna per garantire un servizio pubblico di qualità e indipendente. “Insieme costituiscono la SSR. Sono entità separate, ma hanno un mandato comune: l’impegno per i media di servizio pubblico e il sostegno reciproco nell’adempimento dei rispettivi compiti” ha detto il presidente. Si basa su questi presupposti la rielaborazione della strategia dell’associazione SSR, approvata l’anno scorso.
Questo rinnovato impegno ad agire affiancati è motivato anche dalle crescenti pressioni che gravano sulla SSR. “La nostra offerta di informazione è data dai media di servizio pubblico liberi e indipendenti a cittadini liberi e indipendenti. La democrazia svizzera ha bisogno che i suoi cittadini possano informarsi correttamente” ha evidenziato Cina, ricordando che “si nota anche in Svizzera la tendenza di certe strutture a voler prendere potere sui media per influenzare l’informazione. L’impegno sta nel difendere la qualità e l’indipendenza del servizio pubblico. L’indipendenza è un elemento chiave, ha valore primario. Grazie alla sua struttura la SSR preserva la libertà editoriale, al suo interno e all’esterno”.

Lo spettro di una No Billag 2
La rielaborazione della strategia comprende il rinnovamento della governance: “Durante la prima campagna No Billag – ha spiegato Cina – il ruolo dell’associazione SSR non è stato messo in discussione, ma se ci sarà una No Billag 2 (allude alla possibile iniziativa per portare il canone a 200 franchi, ndr.) sarà diverso”. Per questo si è deciso di rendere più trasparente e misurabile il lavoro dell’associazione grazie alla realizzazione (in corso in questi mesi) di contratti di prestazione tra le società regionali e la SSR. Insieme fisseremo gli elementi e metteremo in piedi questo sistema”.

Un nuovo nome
Per sottolineare questa rinsaldata identità comune tra tutte le parti che compongono la SSR sono state rinominate anche le società regionali, che ora comprendono la sigla SRG SSR (SRG.D, SSR.SR, SRG.R). “Manca solo la CORSI – ha detto Cina – Vi invito a riflettere su una nuova denominazione che potrebbe essere SSR.Svizzera italiana”. “Ci stiamo già lavorando” ha replicato Pedrazzini, “il comitato ha iniziato a discuterne con la consulenza di un grafico e se ci sarà il consenso dei colleghi arriveremo con la proposta “SSR Svizzera italiana”. Si vorrebbe però salvaguardare la denominazione CORSI perché appartiene alla storia della nostra società regionale”.

Come le società regionali devono allineare le loro strategie a quella nazionale?
“Il Documento programmatico CORSI 2025 – ha spiegato dal canto suo Pedrazzini – vuole dare più autorevolezza ed efficacia al lavoro della CORSI, che non ha più le competenze del passato. Questi gli obiettivi: descrivere meglio il ruolo della società regionale, far sì che essa continui a esercitare il ruolo di garante della qualità del servizio pubblico, tenga conto degli orientamenti strategici dell’Associazione SSR, collaborando con le altre società regionali e infine renda più strutturato l’impegno grazie a obiettivi concreti”. Questo perché si è ormai consapevoli che missione, ruolo e competenze delle società regionali debbano essere riviste per agevolare il riposizionamento in un contesto mediatico svizzero in costante evoluzione.

Garantirsi un futuro grazie ai giovani
“Vogliamo radicare la cultura del servizio pubblico nella società e su questo aspetto dobbiamo continuare a lavorare, visto che potrebbe essere di nuovo messa in discussione” ha ribadito Pedrazzini, secondo cui la CORSI intende continuare a esercitare il proprio ruolo di garante della qualità, fornendo una critica costruttiva, che non indebolisca l’azienda ma la aiuti a migliorarsi. “Importante in vista di una seconda No Billag è far capire che il servizio pubblico con una dimensione federalista e un’offerta equiparata in quattro lingue ha dei costi ed è per questo che il nostro canone è il più caro d’Europa. Comunque per Pedrazzini “le premesse sono buone, molti giovani hanno votato no alla No Billag anche se non guardano tv e radio”.  Quindi l’impegno nei confronti dei giovani va mantenuto e intensificato, con i progetti già in corso nelle scuole e altre iniziative, anche per abbassare l’età media dei soci e garantire un futuro alla società regionale. Inoltre la CORSI intende chiarire e codificare meglio la collaborazione con la RSI, grazie a un accordo in fase di elaborazione.

Non solo appartenenza politica

Oltre a rivedere missione e obiettivi, il Documento programmatico contiene alcune risoluzioni rivolte al CdA della SSR e alcune proposte di modifiche dello statuto CORSI, incentrate in particolare sulle modalità di selezione e nomina dei membri degli organismi, “perché per occuparsi delle complesse problematiche del servizio pubblico dei media occorrono competenze sempre più specifiche, senza le quali rischiamo di perdere autorevolezza e possibilità di essere ascoltati”. Quindi “è importante che i membri non siano scelti solo in base all’appartenenza politica, perché per occuparsi delle complesse problematiche del servizio pubblico dei media occorrono competenze in ambito finanziario, digitale e dei media. Senza queste competenze si perde autorevolezza”.

Guarda il video: https://www.corsi-rsi.ch/attualita/News/Nuove-strategie-per-rafforzare-associazione-SSR-e-CORSI

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