Pietro Mennea, la Freccia del Sud

Negli anni Settanta e Ottanta, quando Pietro Mennea scendeva in pista, l’Italia intera si fermava a guardarlo in tv. Lo chiamavano “Freccia del Sud”, un soprannome che significativamente paragonava quel velocista straordinario, originario della Puglia, al famoso treno espresso che collegava Milano con la Sicilia.

Mennea – scomparso improvvisamente, a soli 60 anni, il 21 marzo 2013 per un male incurabile – fu l’unico duecentista della storia a qualificarsi per quattro finali olimpiche consecutive (dal 1972 al 1984). Partecipò pure a Seul 1988, che fu la sua quinta e ultima Olimpiade (da cui, purtroppo, venne subito eliminato).

Figlio di un sarto e di una casalinga, con due fratelli e una sorella, Pietro Paolo Mennea nacque a Barletta il 28 giugno 1952. Fin da bambino Mennea non stava fermo per troppo tempo. Per un po’ giocò a calcio, ma amava soprattutto l’atletica, ed era forte soprattutto nella corsa sulle brevi distanze. Fisicamente non era molto dotato, se messo a confronto con gli altri suoi rivali in una disciplina in cui svettavano atleti di due metri e molto muscolosi (lui, invece, era alto “solo” 1,79 metri per 68 chili). Tuttavia, Pietro riuscì a ottenere

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