Polli e galline sono tra gli animali da compagnia più amati dagli svizzeri

Si stima che i volatili da cortile siano attualmente allevati da 70 mila famiglie e privati elvetici

In Svizzera sempre più persone e famiglie accolgono polli e galline nel proprio ambiente domestico. In base ai dati più recenti della Protezione svizzera degli animali (PSA), attualmente, nella Confederazione elvetica, questi volatili sono allevati da ben 70mila economie domestiche.

Un numero importante, che completa la classifica degli animali da compagnia preferiti dalla popolazione dei Cantoni: al primo posto i pesci – il cui numero esatto non è noto, ma sono sicuramente molti, tra piccoli e grandi acquari personali – seguiti dai gatti (quasi 2 milioni) e dai cani (500mila).

Tuttavia, dalla pandemia in poi, gli avicoli stanno accorciando le distanze con le altre specie addomesticate. I motivi? Probabilmente, dopo l’emergenza sanitaria del Covid sono numerosi i cittadini svizzeri che hanno riscoperto il contatto con il mondo della natura e che desiderano consumare materie prime autoprodotte e a chilometro zero, di provenienza certa.

Polli e galline differiscono tra loro per età e funzione riproduttiva. I polli, infatti, sono giovani galline che non producono uova. A prescindere dalle caratteristiche degli uni e degli altri, comunque, è stato notato che, spesso, i proprietari non soddisfano sempre le necessità specifiche di entrambi. Per questo motivo l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), insieme alla Protezione svizzera degli animali, ha lanciato nei mesi scorsi un’ampia campagna di sensibilizzazione.

“I polli non sono animali domestici da accarezzare. Spesso restano diffidenti per tutta la vita. Hanno bisogno di attenzioni quotidiane”, avvisano gli esperti in un opuscolo ufficiale congiunto, diffuso dal dipartimento e dall’ente. I volatili da cortile come quelli presi in considerazione devono vivere in gruppo (comprendente, in tutto, almeno tre esemplari) e in spazi esterni sicuri, protetti e regolarmente igienizzati, “adatti per razzolare, beccare e fare bagni di polvere”. Sono onnivori, ma vanno alimentati correttamente con mangime adatto e acqua potabile e fresca. 

Proseguono gli specialisti: “Sia che si tratti di pollame di razza proveniente da un allevamento amatoriale o di galline giovani da un allevamento commerciale, al momento dell’acquisto, assicuratevi che gli animali siano tenuti in un ambiente pulito e rispettoso delle loro esigenze”.

Meglio evitare di comprare volatili provenienti da territori oltreconfine: “È fortemente sconsigliato importare polli. All’estero, gli animali vengono spesso vaccinati contro la malattia di Newcastle, una patologia virale altamente contagiosa. Questa vaccinazione è vietata in Svizzera per motivi contemplati dalla legislazione sulle epizoozie: pertanto, i servizi veterinari cantonali sono obbligati ad abbattere i polli vaccinati che giungono in Svizzera”.

Per legge bisogna provvedere alla registrazione di polli e galline presso il servizio di coordinamento cantonale. “In caso di focolaio di un’epizoozia (diffusione di una malattia infettiva, come l’influenza aviaria, in un territorio più o meno esteso, tra animali della stessa specie o di specie diverse, ndr), il servizio veterinario può così raggiungere rapidamente tutti gli avicoltori e informarli su misure come l’obbligo di detenzione in stalla”.

Sarebbe meglio evitare di allevare pulcini. “Sono estremamente sensibili e necessitano di un ambiente ottimale per crescere sani. Non si addicono a essere accarezzati”. Per quanto riguarda i galli, non è obbligatoria la loro presenza. “Se ne desiderate uno, si raccomanda di tenere un gallo in un gruppo di circa cinque galline. Tuttavia, i galli possono essere aggressivi e molto rumorosi. Due galli in un gruppo possono creare problemi a seconda dello spazio disponibile”.

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