Prevenzione. Epatite C, non lasciamo decidere al caso

In Svizzera è 4 volte più diffusa presso gli italiani

Dopo il primo evento informativo tenutosi il 6 febbraio presso la Chiesa evangelica di lingua italiana a Zurigo, l’associazione Epatite Svizzera propone un’altra conferenza sulla diffusione dell’epatite C presso gli immigrati italiani di oltre 60 anni che vivono in Svizzera.

Erminia Gagliotta, coordinatrice del progetto Bel Paese dell’associazione Epatite Svizzera insieme alla dott.ssa Claudia Bernardini, specialista in malattie infettive dell’istituto di medicina per le dipendenze arud informeranno sulla campagna di sensibilizzazione e la malattia.

L’incontro organizzato in collaborazione di Alloggi assistiti SAWIA si terrà il 12 aprile 2022, alle ore 17 presso il Gemeinschaftsraum Stooss, Baugenossenschaft GBLZ, Albert Schneider-Weg 25, 8047 Zurigo.

Ma cos’è l’epatite C?

Si tratta di un virus che può danneggiare il fegato anche gravemente. La cosa subdola di questo virus è il fatto che non dà particolari sintomi che ne permettano il riconoscimento precoce. Possono quindi passare anche diverse decine di anni, senza che la persona affetta se ne accorga. Mentre l’esito della malattia può anche essere letale, la cura è facile e nella maggior parte dei casi priva di effetti collaterali.

Per questo l’associazione Epatite Svizzera insieme a SAWIA invitano a partecipare numerosi alla serata informativa. L’ingresso è gratuito.

È gradita registrazione entro l’8 aprile 2022, al contatto qui di seguito.

Contatto: erminia.gagliotta@epatite-svizzera.ch

Per maggiori informazioni: www.bel-paese.ch

APPELLO: al fine di sensibilizzare la popolazione italiana presente in Svizzera sull’argomento stiamo cercando delle persone (60+) guarite dall’epatite C disposte a raccontare la loro esperienza e a contribuire così all’eliminazione delle epatiti virali, che l’associazione si è prefissata come obiettivo da raggiungere entro il 2030.

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