Produzione industriale a ribasso

I tre quarti delle aziende italiane vedono il Paese in recessione (il 65%) o sul punto di entrarci (l’11%). Solo il 10% dei manager è ottimista nello scongiurare la recessione nella penisola. Per difendersi dalla recessione, il 55% delle aziende italiane pensa di ridurre le spese, il 40% intende fare a meno del ricorso al credito, mentre solo il 21% crede sia necessario, contro la recessione, incrementare le attività di sviluppo del business.

È questa la fotografia contenuta in una ricerca di Intrum, uno dei maggiori operatori europei nei servizi al credito, che ha coinvolto 600 imprese in Italia ed intervistato amministratori delegati, responsabili dei crediti, ‘business controller’ o ruoli e posizioni simili. Delle imprese intervistate, il 79% soffre di perdite di crediti, contro la media europea ferma al 46%.

Tra i maggiori problemi, si contano quelli legati ai pagamenti da parte dello Stato. Questo riguarda il 70% delle aziende. Lo studio condotto da Intrum evidenzia che le imprese italiane vengono pagate in media in 29 giorni dai consumatori, in 48 giorni dalle altre aziende (ma in Lombardia, il dato sale a 68 giorni) e in 67 giorni dal settore pubblico – dato, quest’ultimo in netto miglioramento rispetto allo scorso anno (104 giorni). Tuttavia si rimane ampiamente al di sopra della media europea, come denuncia Marc Knothe, amministratore delegato di Intrum Italy. Inoltre, accanto al problema dei tempi lunghi da parte dello Stato, rimane il ritardo delle grandi imprese private che continuano a pagare in ritardo i fornitori.

Dalla situazione delle imprese a quella della produzione: il quadro rimane purtroppo negativo. Nel secondo trimestre del 2019 la produzione industriale italiana ha segnato un ribasso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente (dati Istat), con un calo dell’1,1% a livello tendenziale. Nei primi sei mesi dell’anno, a confronto con lo stesso periodo del 2018, l’economia italiana ha sofferto una contrazione dello 0,8%, ma la variazione semestrale grezza è stata più negativa, dell’1,4%, con un calo della produzione industriale a giugno dello 0,2% congiunturale.

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