Scommetti su te stesso!

di Manuela Andaloro

Lasciare un segno, sensibilizzando su temi che ci stanno a cuore e sono importanti per la nostra società; impegnarsi per mettere in contatto persone intraprendenti e idee geniali, investendo nel capitale umano e nelle competenze di base. Da anni pongo queste mie passioni, ciò in cui credo, al centro della mia attività professionale.

La lezione di leadership più semplice ma potente che ho imparato nella mia carriera è che il successo nella vita viene tanto da ciò che sai e quanto da come si nutrono i rapporti professionali.

Eppure, vedo che molti colleghi orientati alla carriera continuano a concentrarsi esclusivamente su un unico percorso, il più comune: la classica carriera a linea retta, fatta di passaggi a ‘scalini’, dal basso verso l’alto. Molto meno tempo, energia, pensiero e sforzo sono investiti nel networking e ad alimentare le relazioni con i principali stakeholder (portatori di interessi), anche quelli al di fuori della propria cerchia professionale più stretta. Pochi sforzi sono fatti al fine di migliorare competenze ‘vitali’ come la consapevolezza di sé e dei propri punti di forza, l’intelligenza emotiva, il carisma, il proprio marchio.

Per alcuni di questi colleghi, ho visto l’ascesa lungo la scala professionale interrompersi, per stanchezza nella salita o per perdita di passione. Il problema è che quando si è investito così tanto nel salire ‘verticalmente’, tutto il resto, tutto quello che devia dal percorso lineare seguito, spaventa. Nella mia carriera ho conosciuto pochi professionisti che hanno investito in forme di networking a tutto tondo, mappando, efficacemente, i propri punti di forza, competenze e passioni, lavorando sulle proprie “soft skills” (competenze relazionali) di base, o chiarendo, per se stessi in primis, cosa li spingeva, li motivava, oltre il lavoro, quali fossero le realtà circostanti e la fattibilità dei progetti.
D’altra parte ho anche incontrato colleghi che, pur capendo l’importanza del networking, non sapevano come farlo in modo strategico. Oppure non pensavano di avere le ‘abilità sociali’ per farlo, o a volte non riuscivano a ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare alle ‘relazioni personali’, preferendo invece il ‘restiamo in contatto’ attraverso e-mail e in modalità virtuali (ad esempio sfruttando i social media). Questi tipi di scambi però raramente si rivelano della stessa qualità delle relazioni costruite di persona e curate nel corso degli anni.

E così è nata la mia idea. Dalla domanda di creare un network che permetta a professionisti, che credono nell’impatto e nel potere di una comunità strategica e degli scambi interprofessionali, di incontrarsi di persona per costruire e rafforzare strategicamente le proprie relazioni! Per aiutare i professionisti ad identificare priorità e bisogni, offrendo una formazione ad alto impatto e contenuti ad personam, come quelli che di solito solo i quadri più alti ricevono. Ecco, #SmartPlan nasce dalla convinzione che la nostra vita professionale si basi su tre pilastri fondamentali: formazione, esperienza e networking; e la consapevolezza che mentre dedichiamo una quantità incredibile di tempo ai primi due pilastri, spesso lasciamo la forza dei nostri network al caso, alla fortuna, ai momenti liberi e alle piattaforme digitali. Eppure, varie ricerche suggeriscono che quasi il 90% dei ruoli e delle partnership aziendali fa leva sulle relazioni personali. E le relazioni hanno bisogno di interessi e competenze autentici per essere nutrite e cresciute.

La nostra comunità #SmartPlan riunisce professionisti diversi per background ma tutti accomunati dalla scelta di mettersi insieme per aumentare il valore che ciascuno porta con sé e aumentare l’impatto delle proprie azioni nel mondo professionale.

La missione di #SmartPlan è di accelerare il successo di professionisti creativi permettendo loro di crearsi una rete di persone stimolante e preziosa, e fornendo al contempo una formazione ad alto impatto, ovvero una formazione che tocca temi quali il carisma, l’auto-marchio, l’intelligenza emotiva negli affari e molto altro ancora.

Perché il futuro del business e del lavoro non implica necessariamente una carriera in linea retta di 20 anni all’interno della stessa azienda o addirittura dello stesso settore!

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