Tante mostre in Italia celebrano Raffaello Sanzio

Il 2020, sul versante artistico, sarà interamente consacrato alla celebrazione di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520). Eterno genio, mitizzato e imitato, è stato un modello esemplare la cui fortuna, tra artisti e collezionisti, non ha mai conosciuto declino. Per i cinquecento anni dalla morte, in tutto il mondo, si fa a gara per organizzare mostre, convegni e iniziative, con l’obiettivo di rendere omaggio all’artista che, nei secoli, ha raggiunto e mantenuto la più grande notorietà.

Raffaello, Ritratto di Bindo Altoviti, 1515 ca., Washington, National Gallery of Art [foto dell’autore]
“Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci rerum magna parens et moriente mori (Qui giace Raffaello, dal quale la natura temette mentre era vivo di essere vinta ma ora che è morto teme di morire)”. Le parole dell’illustre umanista Pietro Bembo raccontano, al visitatore che osserva la tomba del Sanzio nel Pantheon a Roma, tutta l’ammirazione per l’artista urbinate e tutto lo sgomento per la perdita di un così grande genio. Secondo il racconto di Giorgio Vasari, a causa di “piaceri amorosi” troppo “disordinati” Raffaello contrasse una terribile febbre che lo condusse alla morte a soli 37 anni. Era il Venerdì Santo del 1520, il 6 aprile.

Raffaello lasciò, come preziosa eredità collettiva, alcuni dei più grandi capolavori dell’arte di tutti i tempi: ritratti immortali come la Fornarina di palazzo Barberini o il Bindo Altoviti della National Gallery di Washington; dipinti capaci di incarnare e trasmettere il senso del sacro come la Madonna Sistina; le Stanze e le Logge in Vaticano, emblemi di una nuova forma di decorazione ispirata all’Antico ma frutto di una coscienza del tutto moderna e aggiornata sui più alti esiti della cultura del Rinascimento; preziosi esempi di una nuova concezione dell’architettura, come la cappella Chigi in Santa Maria del Popolo o villa Madama a Monte Mario.

Come già accadde nel 1983 in occasione del quinto centenario dalla nascita, il 2020 si profila ricchissimo di iniziative volte a celebrare l’uomo e l’artista.

La mostra quantitativamente più importante sarà quella delle Scuderie del Quirinale di Roma, che aprirà il 5 marzo e terminerà il 2 giugno e che riunirà più di duecento opere tra dipinti e disegni, almeno per la metà di mano dell’urbinate. L’esposizione è organizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze ed è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro.

Hanno giocato d’anticipo ad Urbino, dove, il 3 ottobre 2019, ha aperto Raffaello e gli amici di Urbino, promossa ed organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter, e curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg. La mostra, rimasta aperta sino al 19 gennaio 2020, indagava e raccontava le relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti che ne condivisero la nascita urbinate e che accompagnarono, in dialogo ma con risultati diversi, la transizione del Sanzio e di tutta la cultura artistica del Cinquecento verso la Maniera moderna.

Dal 13 dicembre 2019 cinque Madonne accolgono i visitatori in un’unica stanza della Gemäldegalerie di Berlino; a loro si sono unite la Madonna dei Garofani della National Gallery di Londra e il foglio del Kupferstichkabinett recante uno schizzo preliminare per la Madonna Terranova, in un inedito incontro tra disegno e opera finita.

Last but not least, a chiudere le celebrazioni sarà la National Gallery di Londra con un’esposizione a sponsorizzazione svizzera: The Credit Suisse Exhibition: Raphael (3 ottobre 2020 – 24 gennaio 2021).

Ma per comprendere sino in fondo quale fu l’impatto dell’inesausta creatività di Raffaello non si può prescindere da una visita ai grandi complessi decorativi e architettonici da lui progettati e della cui esecuzione si fece coordinatore e gestore. Per cercare di non perdersi nessuna delle incredibili opere del Sanzio nell’Urbe, si possono seguire gli itinerari raccolti nell’agile guida Raffaello pittore e architetto a Roma. Itinerari, a cura di Francesco Benelli e Silvia Ginzburg, Milano, Officina Libraria, 2019.
Info:

www.scuderiequirinale.it

www.gallerianazionalemarche.it/raffaello-e-gli-amici-di-urbino/

www.smb.museum/ausstellungen/detail.html?tx_smb_pi1%5BexhibitionSmartId%5D=65531

www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/the-credit-suisse-exhibition-raphael

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