Il 2020, sul versante artistico, sarà interamente consacrato alla celebrazione di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520). Eterno genio, mitizzato e imitato, è stato un modello esemplare la cui fortuna, tra artisti e collezionisti, non ha mai conosciuto declino. Per i cinquecento anni dalla morte, in tutto il mondo, si fa a gara per organizzare mostre, convegni e iniziative, con l’obiettivo di rendere omaggio all’artista che, nei secoli, ha raggiunto e mantenuto la più grande notorietà.
Raffaello lasciò, come preziosa eredità collettiva, alcuni dei più grandi capolavori dell’arte di tutti i tempi: ritratti immortali come la Fornarina di palazzo Barberini o il Bindo Altoviti della National Gallery di Washington; dipinti capaci di incarnare e trasmettere il senso del sacro come la Madonna Sistina; le Stanze e le Logge in Vaticano, emblemi di una nuova forma di decorazione ispirata all’Antico ma frutto di una coscienza del tutto moderna e aggiornata sui più alti esiti della cultura del Rinascimento; preziosi esempi di una nuova concezione dell’architettura, come la cappella Chigi in Santa Maria del Popolo o villa Madama a Monte Mario.
Come già accadde nel 1983 in occasione del quinto centenario dalla nascita, il 2020 si profila ricchissimo di iniziative volte a celebrare l’uomo e l’artista.
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La mostra quantitativamente più importante sarà quella delle Scuderie del Quirinale di Roma, che aprirà il 5 marzo e terminerà il 2 giugno e che riunirà più di duecento opere tra dipinti e disegni, almeno per la metà di mano dell’urbinate. L’esposizione è organizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze ed è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro.
Hanno giocato d’anticipo ad Urbino, dove, il 3 ottobre 2019, ha aperto Raffaello e gli amici di Urbino, promossa ed organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter, e curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg. La mostra, rimasta aperta sino al 19 gennaio 2020, indagava e raccontava le relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti che ne condivisero la nascita urbinate e che accompagnarono, in dialogo ma con risultati diversi, la transizione del Sanzio e di tutta la cultura artistica del Cinquecento verso la Maniera moderna.
Dal 13 dicembre 2019 cinque Madonne accolgono i visitatori in un’unica stanza della Gemäldegalerie di Berlino; a loro si sono unite la Madonna dei Garofani della National Gallery di Londra e il foglio del Kupferstichkabinett recante uno schizzo preliminare per la Madonna Terranova, in un inedito incontro tra disegno e opera finita.
Last but not least, a chiudere le celebrazioni sarà la National Gallery di Londra con un’esposizione a sponsorizzazione svizzera: The Credit Suisse Exhibition: Raphael (3 ottobre 2020 – 24 gennaio 2021).
Ma per comprendere sino in fondo quale fu l’impatto dell’inesausta creatività di Raffaello non si può prescindere da una visita ai grandi complessi decorativi e architettonici da lui progettati e della cui esecuzione si fece coordinatore e gestore. Per cercare di non perdersi nessuna delle incredibili opere del Sanzio nell’Urbe, si possono seguire gli itinerari raccolti nell’agile guida Raffaello pittore e architetto a Roma. Itinerari, a cura di Francesco Benelli e Silvia Ginzburg, Milano, Officina Libraria, 2019.
Info:
www.gallerianazionalemarche.it/raffaello-e-gli-amici-di-urbino/
www.smb.museum/ausstellungen/detail.html?tx_smb_pi1%5BexhibitionSmartId%5D=65531
www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/the-credit-suisse-exhibition-raphael