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Tutti i benefici dello yoga, pratica antica che porta luce e allontana lo stress

Non solo una moda, ma soprattutto una disciplina preziosa  

di Maria Moreni

Il 21 giugno, in concomitanza con il solstizio d’estate, si celebra la Giornata internazionale dello Yoga, in onore dell’antica disciplina che risponde a un approccio olistico, a tutto tondo, alla salute e al benessere della persona.

In Svizzera e in Italia, così come nel resto del pianeta, si tengono molte iniziative nei centri dedicati, nelle palestre e all’aria aperta, in mezzo alla natura, per rendere omaggio a questa pratica millenaria e sensibilizzare la gente sui suoi numerosi benefici.

Lo yoga, infatti, favorendo una forte connessione psico-fisica, fa bene al corpo, alla mente e allo spirito. Ci aiuta a fermarci e ad ascoltarci, facendoci prendere una pausa salutare e rigenerante e staccare da tutto ciò che intorno a noi sembra correre alla velocità della luce, rendendoci sempre più stanchi e affannati.

Non solo. Lo yoga permette di essere più sereni da un lato, ma anche più tonici e lucidi dall’altro, riequilibrando corpo e mente, aiuta a rilassarsi e a respirare in profondità, usando il diaframma. La forma fisica può migliorare, la pressione del sangue è tenuta a bada, si contrasta la depressione.

Da una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Frontiere dell’Immunologia’, risulta che la disciplina orientale abbasserebbe i livelli dell’ormone cortisolo, responsabile dello stress e delle infiammazioni che si innescano nell’organismo, provato da sforzi e tensioni.

È proprio a questo che porterebbero le posizioni con nomi particolari come “triangolo”, “cobra”, “cane a testa in giù”, “saluto al sole”, “loto”. Al di là dei movimenti e delle contorsioni più o meno articolate e della respirazione – che fanno leva sui centri energetici interiori – uno dei principali valori aggiunti consiste nella possibilità di riplasmare alcune strutture cerebrali.

Gli “asana”, cioè, fanno diminuire l’attività della parte rettile del cervello, l’amigdala, che innesca ansie e paure, e, parallelamente, hanno un impatto positivo sul sistema parasimpatico, che permette di riposare, digerire bene e rimanere calmi.

Le celebrazioni dell’International Yoga Day sono state istituite dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2014. La proposta è stata avanzata dall’allora Primo Ministro dell’India, Narendra Modi, e ha ricevuto un ampio sostegno dalla comunità internazionale.

Nel suo discorso all’Onu, nove anni fa, il premier Modi ha spiegato: “Lo yoga significa unità di mente e corpo; pensiero e azione; dominio di sé e autorealizzazione; armonia tra uomo e natura; un approccio olistico tra salute e benessere”.

L’idea della data del 21 giugno, invece, è stata avanzata dall’ambasciatore indiano Asoke Kumar Mukerji, dal momento che coincide con il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, ma soprattutto il più luminoso, quello in cui c’è più luce. E ciò ha una valenza simbolica importante ai fini dei principi filosofici di questa disciplina.

Il primo International Yoga Day è stato festeggiato il 21 giugno 2015 da oltre 35 mila persone, tra cui lo stesso Modi e molte altre cariche istituzionali di alto profilo provenienti da ogni parte del pianeta. I partecipanti hanno eseguito 21 asana (posizioni yoga) per poco più di mezz’ora a Nuova Delhi, in India.

Da allora, ogni anno si sono tenute altre Giornate Mondiali, con varie iniziative organizzate ovunque su scala globale. Il 21 giugno 2018 ha avuto luogo quella che, finora, è stata la più grande lezione collettiva di questa pratica in India, con oltre 100.000 partecipanti.

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