Un calendario che ci ricorda di amarci

C’è un calendario, che esce ormai da alcuni anni. Un calendario carico di significato, ma di cui in pochi sono a conoscenza: 12 fotografie, talvolta in bianco e nero, altre volte a colori. Fotografie di modelle provenienti da tutta Italia, modelle di una bellezza che non ti aspetti. Diversa. “Curvy”. Di questo progetto fotografico, ne abbiamo parlato sulle pagine del Corriere degli Italiani alcuni mesi fa (06.11.2019). Oggi proponiamo la testimonianza di Valeria Mallardi, modella curvy 2020.

Valeria Mallardi, modella curvy 2020

Realizzato da Barbara Christmann, il calendario curvy regala ogni mese dell’anno un’immagine di una bellezza che va ‘oltre la taglia’ e ci porta il messaggio, importante, del rispetto e dell’amore per il proprio corpo.

Prima un chiarimento: l’obesità è un problema e fa male alla salute. Al pari dell’anoressia. Dal 1980 ad oggi, il problema dell’eccesso di peso a livello globale è più che raddoppiato. Nel 2019, 1,4 miliardi di adulti (35% della popolazione mondiale) avevano problemi di peso – e tra loro, mezzo miliardo è obeso, con conseguenti problemi di salute (mentre si stima siano 70 milioni gli individui al mondo che soffrono di anoressia). Sappiamo che sia l’obesità che l’anoressia possono portare a sviluppare patologie. Solo per citare alcune riguardanti l’obesità, ricordiamo il diabete, l’infarto, l’ictus, malattie respiratorie, problemi gastrointestinali, irregolarità mestruali. Varie campagne d’informazione sono fatte, giustamente, per sensibilizzare le persone ad uno stile di vita sano, e ad un’alimentazione equilibrata. Inoltre si presta crescente attenzione ai risvolti psicologici non solo di anoressia ma anche del sovrappeso e obesità, che possono creare insicurezza e depressione. Purtroppo, non si ingrassa solo perché si mangia tanto, troppo. Ci si dimentica all’effetto sul peso di fattori, come la genetica, alcune malattie organiche e l’assunzione di farmaci.

Detto questo, essere in sovrappeso non vuol dire dover negarsi l’amore per il proprio corpo. Essere in sovrappeso non deve precludere lo stare bene con se stessi. Il mettersi in gioco. Il sentirsi coccolate. Il sentirsi belle. O belli.

Gli standard di bellezza contemporanei legano la bellezza alla magrezza. Per una ragazza, ma anche un ragazzo, che cresce in un corpo curvy, il mondo fa paura. “Sono stata, per un certo periodo della mia vita, obesa – mi racconta Valeria Mallardi, modella del calendario curvy 2020 – “Ricordo quando per strada camminavo con la testa bassa. Sentendo sguardi indiscreti scannerizzare il mio corpo. In quegli anni, il mondo era privo di colori. Non li vedevo i colori. Il mio sguardo fisso sulla strada, il marciapiede. Grigio. C’era una frase, tra tante, che mi feriva particolarmente: ‘hai un volto così bello’, mi sono sentita dire. Il volto, ma non il corpo. Ho incontrato mio marito, in quegli anni, con tutti quei chili di troppo. Ancora oggi guardiamo le foto del passato e ridiamo, ero davvero io? E lui si è davvero innamorato di me, così com’ero?”

Valeria Mallardi interpreta Audrey Hepburn nel calendario curvy 2020. Mi racconta che le ci sono voluti due tentativi per essere scelta nel cast. Quando le chiedo come mai si sia ripresentata, la risposta mi spiazza. “Mi sono ripresentata, testarda, per un motivo molto semplice, eppure per me molto valido: per i miei figli. Volevo, voglio, dare ai miei figli un messaggio chiaro, sincero, immediato: vogliatevi bene, accettatevi per quello che siete. È capitato che mio figlio mi abbia chiesto del perché io abbia ‘misure’ generose. Gli ho voluto rispondere spogliandomi dei pregiudizi degli altri, mettendomi in gioco. Ho voluto rendere i miei figli fieri di me, la loro mamma curvy. Che è non si nasconde.”

Parlando con Valeria, ascolto anche delle altre ragazze e donne che ha conosciuto durante la preparazione del calendario: “Tra noi, dalle storie simili ma al tempo stesso diverse, si è creato un clima vibrante di ironia. Si respirava normalità. I nostri corpi in mostra erano, anzi sono, bellissimi. Perché quei corpi appartengono a donne che sanno amare se stesse, sono intelligenti, eleganti, critiche e auto-ironiche, sanno parlare e hanno un’opinione, proprio come quelle magre.

Rifletto su quante e quanti, tra noi, passano gli anni a non volersi bene, ‘a causa del proprio corpo’. Per qualche chilo di troppo. Per quel brufolo che non se ne va. Poi, qualche un giorno tutto cambia. Torna il sereno. Per Valeria è stato l’arrivo dei figli. Mi dice: “è stato allora che ho capito: non c’è uno standard di bellezza perfetta. Non ci dovrebbe essere. Non ci può essere. Ogni corpo racconta una vita. Una storia. Che non è lineare, ma fatta anche di incrinature che lasciano un segno. Cicatrici, smagliature e cellulite che siano: trasformano il corpo ma non per questo lo rendono meno bello.”

Oggi Valeria non ha paura degli sguardi altrui. Ha imparato ad accettarsi ed essere fiera per quello che è. Non si nasconde più.

Ecco, il calendario curvy è proprio un invito rivolto a tutti noi, a non nasconderci. La testimonianza di Valeria, una chiamata, una sveglia ad amarci.

Continuare
Abbonati per leggere tutto l'articolo
Ricordami