Un prontuario per l’emergenza. Come gestire lo stress ai tempi del Coronavirus

di Isabel Fernandez

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico evidence based raccomandato dall’OMS, per il trattamento del trauma e dello stress traumatico.

Si tratta di una metodologia che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra-sinistra, per trattare i disturbi legati a esperienze traumatiche.

Una peculiarità di questo approccio sta nel fatto che già dalle primissime sedute EMDR i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico sono desensibilizzati, perdono cioè la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido: l’immagine traumatica cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi si riducono e le emozioni e le sensazioni fisiche negative perdono intensità. Questi cambiamenti  permettono alla persona di adottare comportamenti più adattivi e soprattutto di ridurre o eliminare la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress.

Nel corso degli anni l’EMDR è stato approvato per il trattamento dei disturbi post traumatici dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2018) e dal nostro Ministero della salute nel 2003.

Inoltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013, lo ha riconosciuto come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

Di che cosa si occupa l’Associazione EMDR?

L’Associazione EMDR Italia fornisce a tutti i suoi soci formazione specializzata sul lavoro sul trauma e sull’applicazione dell’EMDR in diversi disturbi di natura psicologica (ansia, depressione, fobie, ecc.) chiamando professionisti di fama nazionale e mondiale. In questi anni, la crescita ed il prestigio dell’Associazione sono legate al fatto che ha sempre mantenuto standard qualitativi d’eccellenza nell’ambito della psicoterapia e della psicotraumatologia.

Nel 2018, l’Associazione EMDR Italia è stata inserita nell’elenco delle Società Scientifiche delle professioni sanitarie, riconosciute dal Ministero della Salute (ai sensi del dm 2 agosto 2017 – Legge Gelli).

Inoltre l’Associazione EMDR Italia si occupa di fornire da anni un altissimo livello di specializzazione nella gestione delle maxi emergenze come terremoti e calamità naturali di altra natura, catastrofi e attentati, al fianco delle Forze di Soccorso con programmi specifici di supporto in base al tipo di popolazione che viene colpito e ai livelli di gravità a cui la popolazione è stata esposta. L’EMDR è infatti l’approccio più utilizzato per supportare la popolazione, i soccorritori e gli operatori sanitari in ambito emergenziale.

Il 29 dicembre 2018, il Presidente Mattarella ha scelto l’Associazione EMDR riconoscendo l’impegno civile e il contributo che dà alla società, per l’impegno nella solidarietà nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità.

L’Associazione EMDR  è stata scelta per gli interventi umanitari fatti negli ultimi 20 anni in Italia, a cui moltissimi soci hanno partecipato. Per questo motivo l’onoreficenza va a tutti i soci e al Presidente  che è stata nominata Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “in qualità di Presidente di EMDR, per l’opera di sostegno psicologico che i professionisti dell’associazione offrono, a titolo volontario, alle vittime e testimoni di eventi traumatici”
Il Presidente Mattarella  ha consegnato l’onoreficenza alla Dott.ssa Isabel Fernandez il 5 marzo 2019.

Quali sono i consigli pratici per le persone per affrontare l’emergenza?

1)    Privilegiamo come fonti di informazioni soprattutto i canali ufficiali. 

Nei momenti di emergenza in cui la paura e l‘irrazionale inevitabilmente rischiano di prendere il sopravvento, bisogna prendersi cura di sé e non mettersi in condizione di esporsi a informazioni non adeguate e non qualificate incorrendo in fake news o notizie emozionalmente cariche di vissuti ma non basate su dati oggettivi.

 

2)    Scegliere 2 momenti al giorno per informarsi e il canale attraverso il quale si vuole farlo

L’esposizione continua alla mole di informazioni via web, radio e TV fa rimanere in stato perennemente eccitatorio il nostro sistema di allerta e paura. Per questo meglio scegliere uno o due momenti al giorno nei quali informarsi.

 

3)    Seguire i consigli sulle norme di igiene indicate dal Ministero della Salute.

Possiamo dare il nostro contributo per combattere il Coronavirus: proteggiamoci e proteggiamo. Insieme si vince….

 

4)    Non interrompere per quanto possibile la propria routine

In questo momento bisogna ancorarsi a ciò che è certo, noto e prevedibile. Continuare il lavoro e le proprie abitudini laddove possibile. Rispettando sempre le indicazioni di sicurezza vigenti.

 

5)    Attività fisica, anche in casa.

Scaricare le tensioni attraverso “il fare” permette un migliore riposo notturno

 

6)    Riposarsi adeguatamente

Attività rilassanti serali, meglio non vedere notiziari o speciali sul Coronavirus prima di addormentarsi per non scivolare nel sonno con emozioni negative e con senso di allerta

 

7)    Parlare e passare del tempo con la famiglia e gli amici.

Avere restrizioni di movimento NON significa annullare la socializzazione. Utilizziamo videochiamate, skype, zoom e insegnamo ai più anziani come fare per non rimanere “isolati nell’isolamento”

 

8)    Parlare dei problemi con qualcuno di cui ci si fida.

Scegliere le persone con le quali avere un confronto empatico e costruttivo.

 

9)    Fare attività che aiutano a rilassarsi

Yoga, training autogeno, meditazione, leggere, giardinaggio, ecc. Moltissimi video sono gratuiti e disponibili on line su tecniche di respirazione e rilassamento.

 

10)  Stacca la spina!

Ricordati di parlare di altro, distrarsi e uscire dal loop di discorsi angoscianti e catastrofisti serve a rafforzarci attraverso emozioni positive

 

Cosa non fare e che cosa fare per affrontare situazioni di ansia e di paura?

Come tutto ciò che non conosciamo il nuovo coronavirus COVID-19, crea forte stress e quindi generare forti stati di ansia e paura.

Sappiamo poco sul virus, non abbiamo ancora un vaccino, non conosciamo il suo comportamento, né il numero di persone che potrà contagiare. Tutto questo “non sapere” può alterare il senso di controllo a cui normalmente siamo abituati e generare un senso di minaccia e allerta.

Quando ci troviamo di fronte a un forte stress mettiamo in atto risposte che se da un lato hanno un valore adattivo e ci permettono di affrontare la situazione al meglio, dall’altro possono comportare irritabilità, iperattivazione, aggressività verbale, disturbi del sonno e della concentrazione. Tutti comportamenti normali e legittimi che, tuttavia, se tendono a mantenersi ed aumentare nel tempo, ci impediscono  di vivere e sentirci al meglio delle nostre possibilità.

Occuparci di noi e di come stiamo non ci impedirà di provare stress, ma potrà aiutarci a ridurlo, contenerlo e limitarne gli effetti, permettendoci di affrontare al meglio l’emergenza che stiamo vivendo.

Ed ecco alcuni semplici consigli per gestire lo stress:

1)    Parliamo d’altro: anche se si sente il costante bisogno di condividere informazioni, dati e notizie sul Coronavirus e la situazione attuale, parlarne continuamente aumenta lo stress percepito. Possiamo scegliere di parlarne in momenti prestabiliti durante la giornata ma per tutto il resto del tempo concediamoci di parlare di altre cose, portiamo la mente e i pensieri altrove!

2)    Prestiamo attenzione alla comunicazione: rivolgerci agli altri in modo aggressivo e scontroso o al contrario chiudersi e non parlare, sono comportamenti comuni e normali quando siamo stressati. Eppure la comunicazione aggressiva o passiva complica le cose, rende difficili le relazioni e sicuramente aumenta lo stress in noi e negli altri. Ricordiamoci allora di comunicare il meglio che possiamo: in modo tranquillo, chiaro e rispettoso.

3)    Ricarichiamo le batterie. Prendiamoci il tempo per praticare attività piacevoli e nutrienti che possano aiutarci a scaricare lo stress e ricaricare le energie: leggere, stare con la famiglia, fare giardinaggio, meditare, o qualsiasi altra attività che ci faccia staccare la spina è benvenuta!

4)    Sport e contatto con la natura. Stare a contatto con la natura e fare sport, oltre che salutare è un ottimo modo per ricaricare le energie psicofisiche quando siamo stressati.

5)    Parliamo di come ci sentiamo. Sentirsi stanchi, sopraffatti o spaventati davanti a qualcosa di  nuovo e poco chiaro è assolutamente normale. Parlare con qualcuno a noi vicino di come ci sentiamo può, in questi casi, aiutarci, liberarci da un peso e farci sentire meno soli…forse potremmo scoprire che anche gli altri hanno emozioni difficili con cui convivono e condividerle potrebbe sollevarci reciprocamente.

6)    Chiedere aiuto. Se con il protrarsi della situazione in atto dovessimo sentire di avere bisogno di un aiuto in più per ridurre lo stress, possiamo trovare sul sito www.emdr.it un terapeuta nella tua zona e chiedere un intervento mirato con EMDR.


La Dottoressa Isabel Fernandez

Isabel Fernandez è docente in varie scuole di Psicoterapia e in vari corsi di specializzazione nell’emergenza, in psicologia clinica e delle organizzazioni. Direttrice del Centro Ricerca e Studi in Psicotraumatologia, dove si occupa dello studio, l’insegnamento, la ricerca e l’intervento sui problemi legati alla psicotraumatologia e altri disturbi mentali. Presidente Associazione per l’EMDR in Italia e docente corsi EMDR. Membro del Consiglio Direttivo FISP (Federazione Italiana Società Scientifiche di Psicologia). Autrice di varie pubblicazioni in riviste scientifiche e di libri sul Trauma e sull’EMDR. Presidente Associazione EMDR Europa, composta da 32 paesi e da 25.000 psicoterapeuti che lavorano nel campo dello stress e del trauma, nel campo dei disastri collettivi, di comunità, ecc. Nominata Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente S. Mattarella “in qualità  di Presidente di EMDR, per l’opera di sostegno psicologico che i professionisti dell’associazione offrono, a titolo volontario, alle vittime e testimoni di eventi traumatici”

 

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