Passaporti, l’esempio virtuoso di Lucerna

Le grandi opere non si realizzano con la forza, ma con la perseveranza. Nella fattispecie quella di Don Mimmo Basile, ex parroco e responsabile della Missione Cattolica di Lucerna, e di Nicola Colatrella, corrispondente consolare volontario.

di A.S. 28 giugno 2024

 

È quello che è successo a Lucerna. Per volere di Don Mimmo Basile -ex parroco e responsabile della Missione Cattolica di Lucerna- e di Nicola Colatrella -corrispondente consolare volontario-, che alcuni anni fa scrissero al Console generale di Zurigo Giulio Alaimo, “denunciando” la mancanza e l’abbandono delle istituzioni italiane su un vasto territorio che partiva dalle porte del Gottardo (parte germanofona) per arrivare a Lucerna, che  dopo la chiusura del Consolato di Lucerna prima e successivamente della Casa d’Italia e dello Sportello Consolare dopo, lasciavano allo sbaraglio un comprensorio che raccoglie ancora oggi più di ventimila italiani. Dove, spesso e volentieri, i nostri connazionali si lamentavano che per avere o rinnovare il passaporto (simbolo delle tante fatiche) dovevano arrivare per forza di cose a Zurigo.

Alla lettera, purtroppo non ci fu risposta scritta, ma sola risposta orale: in un incontro a Lucerna, il Console Alaimo ci tenne a sottolineare la sua vicinanza agli italiani che abitavano nei quattro cantoni, ma che purtroppo anche il Consolato di Zurigo stava soffrendo e attraversando un brutto momento per la mancanza di impiegati. Però, ci tenne a precisare che aveva posto la questione a Roma direttamente al Ministro, e che era in attesa della fumata bianca.

Dopo qualche anno, la fumata bianca non arrivò e il console Alaimo nel frattempo se ne andò. Allora, con tenacia e spirito battagliero, Nicola e Don Mimmo, muniti non di fucile, ma di penna e calamaio, scrissero di nuovo al nuovo inquilino della  Tödistrasse 65 a Zurigo. Era arrivato un nuovo Console, ex Ambasciatore italiano in Finlandia, un romagnolo di origine, “che prese atto”, testuali sue parole, di quello che era successo, e si sbilanciò dicendo che qualcosa si poteva fare.

Dopo circa un anno, numerose sono state le telefonate e i “pedinamenti- quasi da stolkeraggio” da parte di Nicola, il Console Altana, mosso a compassione, concesse che una volta al mese un impiegato del Consolato di Zurigo, servizio che tra l’altro veniva già espletato a Coira, si recasse a Lucerna, per il servizio passaporti alle persone anziane e ai disabili.

La vittoria ebbe subito una grande risonanza su tutto il territorio dei 4 cantoni. Don Mimmo Basile, che era stato nel frattempo dislocato a Zugo, appresa la notizia, fece suonare le campane a festa. Il Colatrella voleva organizzare un concerto ed invitare Tanuccio BandFolk, un gruppo progressivo folk della tarantella Montemaranese.
Ben presto, purtroppo, il Colatrella venne tempestato da centinaia di telefonate: tutti volevano rinnovare il passaporto, anche coloro che avevano ormai il passaporto dormiente (scaduto da anni), pensando che conservandolo e custodendolo come una reliquia, nonostante fosse scaduto, riuscisse a fruttare qualcosa……come i buoni postali, e pensando che qualcosa prima o poi si riusciva a recuperare.

Il tempo passava e le liste di attesa per il rinnovo del passaporto aumentavano. Anche a Lucerna incominciavano a trasbordare, tanto che si era arrivati a prendere prenotazioni per febbraio/marzo 2025.

A questo punto il Colatrella pensò di informare il nuovo Console Generale, il Sig. Mario Baldi, appena arrivato dalla Bielorussia, anche lui un ex ambasciatore, che subito, senza pensarci due volte, diede disposizioni all’impiegato amministrativo Sandro Bombardi di mettersi a disposizione della comunità italiana dei quattro cantoni per ben due volte al mese.

La notizia si sparse velocemente, il telefono del Colatrella non smetteva di suonare. Intanto ad aiutare tutto l’apparato amministrativo lucernese, arriva come un angelo di nome e di fatto, l’operatore volontario delle ACLI il Sig. Angelo Pistone, che non riusciva a capacitarsi come il Colatrella in tutti questi anni, da solo, fosse riuscito a portare avanti una mole di lavoro così esorbitante.

Intanto, il dipendente Consolare il Sig. Bombardi continuava a dare istruzioni, con messaggi e telefonate  agli operatori volontari di Lucerna e in una sola mezza giornata dalle (12.00 alle 17.00) con il lavoro preparatorio del Colatrella e del Pistone riusciva a confezionare più di 20 passaporti.

Purtroppo, nonostante il lavoro preparatorio, non si riuscivano a smaltire le liste, Il Colatrella prese così una nuova decisione: di richiamare il Console Generale e chiedere una 2 giorni di full-immersion di passaporti, giustificando e motivando che solo in questo modo si riusciva a snellire in parte le liste di attesa.

Il Console Generale approvò e il 20 maggio (giorno festivo a Lucerna) e il 21 maggio, con il contributo dell’instancabile dipendente consolare Bombardi, e la gioia di molti connazionali si riescono a preparare ben 81 passaporti.

La morale del racconto è che il servizio per il rinnovo dei passaporti resta per ben due volte al mese. Chi è interessato può rivolgersi al Signor Colatrella Nicola.

Gli uffici - da gennaio 2023- sono stati dislocati alla Luzernerstrasse 131, 6014 a Littau- Lucerna presso il Patronato ACLI e Scuola di Formazione ENAIP IB. Si auspica, visto i risultati, che ogni tanto, si possa ripetere una full-immersion del passaporto, e che anche gli altri Consolati, vista la carenza di impiegati e la richiesta sempre maggiore di passaporti, di prendere da esempio dal piccolo miracolo lucernese e farne tesoro.

Prima di chiudere questo racconto, vorrei ringraziare, Il Console Generale Min. Plu. Mario Baldi, il dipendente consolare amministrativo il Sig. Sandro Bombardi, la new entry il Sig. Angelo Pistone, il Patronato ACLI di Lucerna, che mette a disposizione gratuitamente i locali. Infine, non si può non ringraziare il Sig. Nicola Colatrella, corrispondente consolare volontario, per l’instancabile lavoro che porta avanti da anni a titolo prettamente gratuito.

 
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