Troppi debiti in Svizzera, oltre 400mila persone insolventi

Una mappatura aggiornata dei conti in rosso nella Confederazione, emersa dalla banca dati della società Crif, specializzata in azioni antifrode, controlli di solvibilità e informazioni per aziende e privati.

Di Redazione 18 giugno 2024

 

In Svizzera ci sono più di 400mila persone contro le quali sono già scattati vari precetti esecutivi a causa di debiti contratti. È quanto emerge dalla banca dati della società Crif, specializzata in azioni antifrode, controlli di solvibilità e informazioni per aziende e privati. In questo computo, oltretutto, non si tiene conto di chi ha solo un sollecito di pagamento o fatture in sospeso, né di chi ha obblighi ipotecari.

Sulla base dei dati disponibili, la testata ‘Tages-Anzeiger’ e gli altri giornali del gruppo Tamedia hanno pubblicato di recente una mappa aggiornata che mostra la quota di debitori e debitrici rispetto alla popolazione totale nei Comuni e nei quartieri elvetici.

Dall’analisi emerge che i comuni con la più alta percentuale di persone con problemi di solvibilità si trovano nei Cantoni di Neuchâtel, Vaud, Ticino e Berna. In testa c’è Perrefitte (Berna), con una quota di inadempienti del 17,2%; successivamente si trovano Les Verrières (Neuchâtel, 16,8%) e Vallorbe (Vaud, 16,7%). Quarto è Bodio (Ticino, 16,2%).

Se si considerano le dieci maggiori città della Confederazione federale, dal punto di vista della situazione debitoria la più in difficoltà sembra Bienne (11,9%), seguita da Ginevra (10,0%), Losanna (8,4%) e Basilea (8,0%), Lugano (6,7%). Con 4,7% Zurigo presenta una percentuale inferiore alla media svizzera (5,7%).

Bisognerebbe valutare caso per caso, comunque, di solito, i debiti sono legati a due parametri quali il benessere sociale e il tasso di disoccupazione. Incidono poco, invece, la regione linguistica di appartenenza e l’aspetto culturale. Ha infatti detto al ‘Tages-Anzeiger’ Pascal Pfister, direttore di Schuldenberatung Schweiz, l’organizzazione federativa di 43 istituzioni elvetiche che offrono servizi di consulenza e assistenza a coloro che si trovano in difficoltà finanziarie: “Il fattore esplicativo è lo status socio-economico”. Tendenzialmente, più questa condizione è a un basso livello, più ci si indebita.

Degli oltre 400.000 debitori presenti nel database preso in considerazione, due terzi sono uomini, in particolare quelli di età compresa tra i 38 e i 41 anni. Tra i 18-24enni, invece, le differenze tendono ad appiattirsi: femmine e maschi si ritrovano ugualmente indebitati.

Si hanno insolvenze soprattutto con il fisco o con le casse malati. Il rischio maggiore spunta quando si deve affrontare un periodo di crisi, come la perdita del lavoro, una malattia o la fine di una relazione.

Secondo Pfister, simili situazioni sono particolarmente serie quando si presentano congiuntamente a un reddito basso e a una mancanza di competenze in ambito finanziario. Le famiglie monoparentali sono quelle più esposte e vulnerabili.

 
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