A Lugano, l’esposizione ‘The Journey to Compassion’ dell’artista Hu Junjun
L’esposizione sarà inaugurata il 25 luglio e terminerà il 3 novembre nello Spazio Cielo di Villa Malpensata a Lugano.
Di Redazione 22 luglio 2024
Il 25 luglio, al Musec – Museo delle Culture di Lugano, aprirà l’esposizione ‘The Journey to Compassion’. Nello Spazio Cielo di Villa Malpensata si potrà ammirare una colorata selezione di opere dell’artista cinese Hu Junjun, scelte tra dipinti su tela e sculture. I visitatori potranno accedere alla mostra fino al 3 novembre 2024. Si tratta del sesto appuntamento del ciclo ‘Global Aesthetics’.
Hu Junjun è nata a Shanghai nel 1971. Negli anni '90 l’artista si è dedicata alla pittura e alla poesia frequentando prevalentemente l'ambiente artistico e letterario di Pechino. In seguito, nel 1998, Junjun si è trasferita a New York dove ha proseguito la sua ricerca artistica maturando un’ampia e profonda comprensione della spiritualità buddhista.
Dopo essere rientrata nel 2006 a Shanghai, dove oggi vive e lavora, Junjun realizza dipinti a olio su tele di piccole, medie e grandi dimensioni. Soggetto ricorrente delle sue opere – quasi fosse una litania dipinta di un mantra – è il Buddha sdraiato.
La rappresentazione del Budda, la postura del suo corpo, i differenti stili del manto che lo avvolge, il capo sormontato dalla crocchia di capelli, i lobi allungati delle orecchie e, ancora, la serenità trasmessa dalle labbra lievemente piegate nel sorriso dimostrano lo studio minuzioso condotto dall’artista sulla pittura e la statuaria buddhista della Dinastia del Nord (386–581 d.C.).
L’esposizione ‘Hu Junjun. The Journey to Compassion’, curata da Giancarlo Ermotti e Massimiliano Vitali, presenta 38 fra dipinti e sculture e il video ‘The Covenant of Nirvana’ del 2022, diretto da Huang Maosen, sul percorso di avvicinamento dell’artista al buddhismo e sulla genesi dell’opera di grandi dimensioni realizzata da Hu Junjun interamente con rami d’albero secchi. Il percorso espositivo è scandito da alcune citazioni dell’artista e dai testi di sala che accompagnano il visitatore.
Le creazioni di Junjun – spiegano in una nota gli esperti del Musec di Lugano – “sono testimoni di un’artista e intellettuale che, nella tensione verso la semplicità di forme, materiali e colori elementari, rinuncia all’affermazione egocentrica di sé per esprimere un bisogno più profondo di spiritualità e comunione con l’altro”.