«Vi facciamo viaggiare in sicurezza con la giusta prevenzione e cure personalizzate»

Nel mondo ci sono mete incantevoli che però nascondono il rischio di contrarre malattie infettive. La nostra intervista alla Dr.ssa Med. Luisa Carnino, medico specialista medicina di viaggio e tropicale EOC.

di Cristina Penco 10 luglio 2024

La Dr.ssa Med Luisa-Carnino. © DR 2024

 

Informazione e sensibilizzazione, vaccinazioni e profilassi, cura e terapie: sono questi gli ambiti principali di cui si occupa il servizio di medicina di viaggio e tropicale dell’Ente Ospedaliero Cantonale, aperto a tutti coloro che devono affrontare un viaggio all’estero per turismo, per lavoro o per altri motivi. Nel mondo ci sono mete incantevoli che però nascondono il rischio di contrarre malattie infettive: queste ultime creano disagi di vario tipo e, nei casi più gravi, possono essere pericolose per la vita. Per poter viaggiare in sicurezza, prima di partire – in certi casi anche due o tre mesi prima della data stabilita – conviene consultare uno specialista e capire quali sono le giuste precauzioni da adottare. Il Corriere dell’italianità ne ha parlato con la Dr.ssa Med. Luisa Carnino, medico specialista medicina di viaggio e tropicale, Ospedale Regionale di Mendrisio, Beata Vergine, EOC.

Cosa si intende per malattie da viaggio?

«Si tratta di patologie che si manifestano per l’appunto in relazione ai viaggi. Spesso i problemi di salute che insorgono in quest’ambito sono legati a malattie infettive i cui agenti patogeni si trovano soprattutto ai Tropici e nelle regioni subtropicali. In questa macro-area rientrano malattie legate all’assunzione di acqua e cibi contaminati (per esempio la cosiddetta diarrea del viaggiatore, la febbre tifoide, il virus dell’epatite A, l’amebiasi e altre parassitosi intestinali); infezioni trasmesse dalle punture di zanzare (la malaria, le febbri Dengue e Chikungunya, il virus Zika); malattie trasmesse tramite rapporti sessuali non protetti (sifilide, epatite B, HIV, gonorrea); malattie trasmesse tramite contatto con persone ammalate (morbillo, meningite, difterite, o animali (rabbia); quelle tramesse tramite contatto della pelle con un ambiente contaminato come il suolo e l’acqua e, ancora, infezioni trasmesse dalle zecche, presenti anche alle nostre latitudini».

Quali servizi specifici, al riguardo, propone l’Ente Ospedaliero Cantonale?

«Riceviamo su appuntamento nella sede Civico dell’Ospedale Regionale di Lugano o nell’Ospedale Regionale di Mendrisio offrendo consultazioni personalizzate, che possono avvenire in italiano o, se necessario, in francese, inglese, spagnolo o tedesco. Forniamo consulenza specializzata per qualsiasi viaggiatore dando informazioni e consigli di prevenzione mirati sulla base di età, salute, condizioni fisiologiche (come la gravidanza e l’allattamento), l’immunosoppressione e la destinazione del viaggio. Le vaccinazioni – necessarie alla prevenzione di malattie quali la febbre gialla, la rabbia, l’epatite A, la poliomielite e altre ancora – potranno essere eseguite direttamente durante la visita specialistica. Sarà anche prescritta la profilassi antimalarica dove indicata. Il viaggio in programma potrebbe essere anche un’occasione per aggiornare, all’occorrenza, secondo le raccomandazioni svizzere, le vaccinazioni di base. Siamo poi a disposizione anche per eventuali cure su misura, su richiesta del viaggiatore e/o del suo medico curante».

Proteggersi dagli insetti (zanzare, mosche, zecche, ecc.) è uno degli aspetti principali per quel che riguarda la sicurezza durante il viaggio. Quali accorgimenti bisogna seguire?

«Alcune misure possono diminuire di molto il rischio d’esposizione a malattie infettive, per esempio indossare abbigliamento appropriato e dormire di notte sotto la zanzariera. Serve anche usare prodotti repellenti (quelli che contengono DEET – minimo 20%, max 50% – icaridina, olio di Eucalyptus citriodora o IR 3535). Vanno applicati più volte al giorno, in particolare in climi caldi umidi o dopo i bagni al mare o in piscina e un quarto d’ora dopo aver messo la crema di protezione solare. Le zanzare che trasmettono il virus della Dengue o del Chikungunya pungono di solito durante il giorno sia in zone rurali che urbane. Quelle che trasmettono la malaria si nutrono, invece, dal tramonto all’alba. Pertanto occorre una protezione contro le punture 24 ore su 24».

Cosa prevede la profilassi antimalarica?

«La malaria non si contrae tramite il contatto con una persona malata o per via aerea, bensì attraverso la puntura di una zanzara femmina della famiglia Anofele, infettata a sua volta quando preleva il sangue da un soggetto malarico. Questa malattia è diffusa in molti Paesi africani, in alcuni paesi del Sud America o del Sud Est Asiatico. Gli specialisti del servizio di medicina di viaggio e tropicale EOC possono fornire indicazioni sulla necessità o meno di intraprendere una profilassi antimalarica a seconda della destinazione, secondo le raccomandazioni dell’ECTM, il Comitato Svizzero di Esperti per la Medicina dei Viaggi, organismo della Società Svizzera FMH».

Una malattia di cui si parla poco, oggigiorno, è la rabbia, che però causa ogni anno, nel mondo, quasi 60.000 decessi umani, colpendo soprattutto bambini e ragazzi di età inferiore a 15 anni. Cosa c’è da sapere in aggiunta?

«La rabbia è sempre mortale una volta che se ne manifestano i sintomi; è una patologia che, a differenza delle altre, ha un’incubazione molto lunga, che può durare settimane o mesi. Se non si è stati vaccinati prima di partire, ci si può vaccinare al momento dell’incidente. In caso di morsicatura o graffio di un animale mammifero (in particolare cane, ma anche gatto, scimmia, roditore, pipistrello…) bisogna lavare la ferita con acqua e sapone per almeno un quarto d’ora, disinfettarla e recarsi, entro 24/48 ore, in una struttura sanitaria adeguata o in centro di presa a carico della rabbia. La profilassi post esposizione comprende quattro dosi di vaccino (da effettuare al giorno 0, al giorno 3, al giorno 7 ed eventualmente al giorno 14) e, nel caso, l’iniezione di immunoglobuline. È importante che la presa a carico inizi già nel Paese in cui si è in viaggio; non si può aspettare di rientrare a casa per una consultazione. Se al ritorno fossero necessarie ulteriori dosi di vaccino o se fosse necessario effettuare una rivalutazione il Servizio di medicina dei viaggi sarà a disposizione».

Altre raccomandazioni?

«È bene portare con sé farmaci abitualmente usati a casa, quelli che servono per trattamenti in corso (anti-asmatici, anti-ipertensivi, anti-diabetici, anti-concezionali, ecc.), anti-diarroici, materiale per medicazione, termometro, farmaci prescritti per prevenire o curare la malaria, lozioni repellenti contro gli insetti, creme solari e quelle contro le scottature. Meglio mettere tutto nel bagaglio da cabina, per avere tutto con sé in caso di smarrimento del bagaglio da stiva. Prima di partire, sarebbe opportuno consultare il sito del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) (www.dfae.admin.ch/viaggi) per avere informazioni utili su situazione politica, criminalità, eventi naturali del Paese di destinazione e il sito www.healthytravel.ch per essere informati su raccomandazioni vaccinali ed eventuali epidemie in corso».

 
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