Quando il riscatto universitario è valido ai fini del pensionamento

Il costo degli anni da riscattare è determinato con le stesse norme che disciplinano la liquidazione della pensione: il sistema retributivo e quello contributivo. Dal 2019 è attiva l’opzione del riscatto agevolato che prevede un costo fisso e inferiore.

di Valeria Angrisani 15 maggio 2024

 

Buongiorno,

scrivo alla vostra rubrica per chiedere come funziona la procedura di riscatto di laurea ai fini della pensione. Mi sono laureata sei anni fa in Italia e, attualmente, vivo in Svizzera. Sono nella Confederazione da due anni, ma non sono sicura di restare. Mi hanno detto che conviene fare subito il riscatto per avere costi più bassi. È vero?Che cosa devo fare? Grazie per la vostra risposta.

Francesca D., Aigle

Cara Francesca,

se la tua intenzione è di rientrare definitivamente in Italia e la pensione principale sarà quella italiana, l’opzione per il riscatto ai fini pensionistici è da prendere in considerazione se vuoi accedere al pensionamento qualche anno prima. Naturalmente, il sistema previdenziale -fino al tuo pensionamento- potrebbe subire ancora dei cambiamenti e questo sarà da seguire nel corso degli anni a venire. 

Nel riscatto universitario vengono considerati solo gli anni di durata legale del corso e pertanto sono esclusi tutti gli anni fuori corso. È possibile riscattare anche solo una parte del titolo di studio se necessaria al raggiungimento di un determinato requisito contributivo.

Si possono riscattare tutti i diplomi di laurea triennale, magistrale, specialistica o a ciclo unico e i dottorati di ricerca. Non rientrano nel riscatto invece, i master pubblici o privati. In alcuni casi sono riconosciuti ai fini del riscatto, anche i titoli di studio universitari che risultano equipollenti a quelli italiani conseguiti all’estero.

Nel calcolo non vengono presi in considerazioni gli anni che risultano già coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa o da riscatto e la prestazione del riscatto universitario può essere richiesta anche da coloro che non hanno prestato mai attività lavorativa (inoccupati) e pertanto, non risultano iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.

Il costo degli anni da riscattare è determinato con le stesse norme che disciplinano la liquidazione della pensione: il sistema retributivo e quello contributivo. L’onere da versare per riscattare il titolo di studio dipende anche dal periodo in cui è avvenuta la laurea. Dal 2019 è attiva l’opzione del riscatto agevolato che prevede un costo fisso e inferiore.

Il costo del riscatto universitario agevolato per il 2024 varia da 5.776 euro a 6.076 euro circa per ogni anno da riscattare. L’aumento non è da poco, ma resta sicuramente meno caro rispetto al riscatto ordinario. Optare per una simulazione di verifica dei costi è sempre utile prima di decidere se richiedere la prestazione del riscatto stesso.

La domanda si presenta telematicamente all’INPS ed una volta ricevuto il provvedimento, il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione oppure a rate fino a un massimo di 120 mensilità.

Sul sito INPS è predisposta anche una piattaforma dove si possono simulare i costi per il riscatto di laurea in base alla propria situazione personale e gli anni da riscattare.

 
Corriere dell’italianità


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