A Ginevra il film di Veltroni sulla storia di Pio La Torre

La sezione del Partito democratico di Ginevra, con la collaborazione di PD Mondo e PD Svizzera, presenta il lungometraggio di Walter Veltroni Ora tocca a noi: storia di Pio La Torre, una straordinaria opera che racconta la storia e il sacrificio di uno dei nostri più coraggiosi leader nella lotta contro la mafia. 

di Redazione 6 maggio 2024

 

Sono trascorsi 40 anni dal 30 aprile del 1982, giorno in cui Pio La Torre perse la vita insieme al suo autista e amico, Rosario Di Salvo, per mano di un commando mafioso. Ora un film, diretto da Walter Veltroni, è dedicato alla figura dello storico segretario siciliano del Partito Comunista Italiano in prima linea contro Cosa Nostra.

La vita di Pio La Torre è raccontata attraverso il ricco materiale d’archivio e le interviste originali che si alternano alle immagini che ricostruiscono gli anni della sua infanzia e della sua giovinezza. La forza dei gesti e delle parole di Pio irrompe dalle immagini di repertorio dei comizi, dei suoi interventi ai congressi di partito, in Parlamento, come il vibrante discorso dopo l’omicidio di Piersanti Mattarella. Ed emerge attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, come quella di Giuseppe Tornatore, che ci riporta al momento in cui alla sede Rai di Palermo arrivarono le prime, terribili, immagini dell’attentato. O ancora, i ricordi di Emanuele Macaluso, del figlio Franco La Torre, di amici e colleghi con cui La Torre ha condiviso un lungo cammino di impegno politico e civile, interrotto quella mattina di quaranta anni fa.

L’evento sarà un’occasione per riflettere sul significato dell’impegno civile e politico, oltre che per discutere delle sfide che ancora oggi si affrontano nel contrasto alla criminalità organizzata. Partecipa alla serata il figlio Franco La Torre, scrittore e noto attivista, che sarà disponibile per un dibattito dopo la proiezione del film. 

 

18 maggio 2024

Ore 17.00

Cinema CDD

Rue des Charmilles 23

1203 Genève

 

Il film di Veltroni racconta per la prima volta la storia di un modello di vita che rappresenta un esempio a cui ispirarsi, un’esistenza interamente dedita all’impegno civile e alla lotta alla mafia, iniziata a fianco dei braccianti nei campi.

Ne emerge il ritratto di un uomo intenso, schivo, determinato, che la morte ha reso uno dei tanti eroi che hanno servito l’Italia e che per il loro lavoro e il loro senso di giustizia sono stati uccisi, così come magistrati quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Ora tocca a noi” – che dà il titolo al documentario – è stata la frase detta da Pio La Torre, pochi giorni prima di essere assassinato, all’amico fraterno Emanuele Macaluso. Il politico era consapevole che Cosa Nostra stava stringendo il cerchio attorno a lui e alla sua battaglia per la legalità.

Qualche tempo fa, intervenendo in un incontro pubblico sul tema ‘Perché si parla sempre meno di mafia?’ – a cura dell’Opera di religione Monsignor Gioacchino Di Leo – Franco La Torre ha dichiarato : “Si parla sempre meno di mafia forse perché ci siamo abituati, da qualche tempo, a conoscerla attraverso le indagini giudiziarie”. Ha proseguito affermando: “Siccome la mafia ha smesso di commettere fatti di sangue se ne perde la percezione, dimenticando spesso che la mafia non ama uccidere, anche se può sembrare un paradosso, perché quando ricorre alla violenza improvvisamente diventa visibile”. Ma l’attenzione collettiva dovrebbe essere sempre alta e consapevole.

 
Corriere dell’italianità


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