A Sion e Pully, il film «Non far rumore», il dramma dei bambini invisibili in Svizzera
Il trauma dei figli di emigrati italiani come clandestini in Svizzera del secondo dopoguerra, quando i lavoratori stagionali e gli immigrati annuali nella Confederazione non avevano diritto al ricongiungimento familiare. Proiezioni venerdì 24 maggio a Sion e sabato 25 maggio a Pully
di Redazione 9 maggio 2024
Nel secondo dopoguerra più di due milioni di italiani emigrarono in Svizzera. Lo statuto del lavoratore stagionale, in vigore all’epoca, non prevedeva il ricongiungimento familiare. Era vietato ai lavoratori emigrati, portare con sé famiglia e figli per riunirsi ai congiunti. Nonostante le restrizioni, dai 15 ai 30 mila bambini entrano in Svizzera come clandestini tra il 1950 e il 1970. I bambini costretti a vivere nascosti in casa, senza poter andare a scuola, uscire o giocare. Ogni giorno la terribile filastrocca dei genitori era “non ridere, non piangere, non far rumore”. Quei bambini, oggi adulti, raccontano il loro vissuto, raccontano un’età mai conosciuta. Adulti che portano ancora dentro di loro, spesso con vergogna, i segni di ferite mai rimarginate.
Il documentario Non far rumore di Alessandra Rossi racconta la vicenda – a lungo sconosciuta – dei bambini italiani immigrati come clandestini in Svizzera del secondo dopoguerra. In quel periodo i lavoratori stagionali e gli immigrati annuali nella Confederazione non avevano diritto al ricongiungimento familiare, ovvero moglie e figli non potevano raggiungerli, con grande sofferenza da parte di entrambi. Per non separarsi dai propri cari, molti decisero di nascondere in casa i figli. Una scelta che portava conseguenze dolorose: questi bambini vennero privati della socializzazione con i loro coetanei e anche della formazione scolastica, rendendo difficile il loro futuro lavorativo e anche il raggiungimento di un equilibrio psichico e affettivo.
La Fondazione Margherita per la cultura italiana e La Colonia Libera Italiana di Losanna invitano tutti alla proiezione di Non far rumore che si terrà venerdì 24 maggio a Sion e sabato 25 maggio a Pully. Ai due eventi- gratuiti– parteciperà la giornalista Alessandra Rossi di Rai 3, regista del film, e si potrà assistere a diverse testimonianze di ex-bambini nascosti oppure mandati in strutture di educazione che si trovavano alla frontiera (a Chiasso, a Domodossola) o nelle regioni di origine o nascita. Le proiezioni – che godono del sostegno del ComItEs VD-VS e del Circolo Italiano di Losanna – sono sottotitolate in francese. Il dibattito con Alessandra Rossi si svolgerà in italiano e in francese.