Celeste Dalla Porta, musa del film «Parthenope» di Sorrentino, incanta Ginevra
Il film del famoso regista napoletano, interpretato dall’attrice alla sua prima esperienza cinematografica, esce oggi nelle sale della Svizzera romanda. Lo scorso 6 marzo Celeste Dalla Porta ha incontrato il pubblico ginevrino.
Di Claudia Miccichè 12 marzo 2025
Incanta il pubblico nel personaggio di Parthenope, alla proiezione dell’ultimo film di Paolo Sorrentino al cinema Nord-Sud di Ginevra, lo scorso 6 marzo, e poi dal vivo. Celeste Dalla Porta, premiata come rivelazione italiana con il David di Donatello, si rivolge agli spettatori con empatia, capacità di ascolto e presenza. Li conquista, non solo per la sua bellezza, ma per il suo talento e la sua personalità.
Si racconta: dalla gioia di essere stata selezionata per il ruolo di Parthenope, alla paura di interpretare questo personaggio con il celebre regista napoletano. Un lavoro intenso, un film denso, in cui dice di aver trovato sollievo nei dialoghi e nell’abbraccio con il professor Marotta, interpretato da Silvio Orlando.
Il film racconta la vita di una ragazza che si chiama come la città antica progenitrice di Napoli (Partenope), dal 1950, quando è nata, ai giorni nostri. Nello stile di Sorrentino i dialoghi sono particolarmente profondi ed evocativi, così come le immagini usate dal regista in una Napoli rumorosa, colorata, povera e ricca di contraddizioni.
In una frase ormai celebre, il prof. Marotta, rivolgendosi a Parthenope, dice: «Io non la giudicherò mai. Lei non mi giudicherà mai. Le piace questo patto?». L’assenza di giudizio ha qui un effetto quasi terapeutico e liberatorio. L’amore, la bellezza, il tempo, la giovinezza e non solo, sono al centro di questa narrazione cinematografica. Parthenope, attraverso la sua storia personale, ci permette di toccare l’anima delle emozioni più vere, più belle, confuse e contraddittorie allo stesso tempo.
Per Celeste Dalla Porta, nata a Milano nel 1997, si tratta della prima esperienza cinematografica in assoluto. Il film, una co-produzione italiana e francese, è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, nel maggio dello scorso anno.
«Era già tutto previsto», la canzone di Riccardo Cocciante che ci accompagna alla fine del film, mentre emozionati e un po' turbati leggiamo i titoli di coda, forse ci ricorda come consumiamo la nostra vita e il mondo in cui viviamo, un po' come la moltitudine di sigarette fumate dalla protagonista. È il riflesso della nostra narrazione personale e del tempo che fugge, come ricorda Parthenope in età adulta, interpretata da Stefania Sandrelli: «E’ stato meraviglioso essere ragazzi, ma è durato poco».