Al via la XXVI stagione di «900presente» del Conservatorio della Svizzera italiana
Tutti i concerti si terranno all’auditorio Stelio Molo RSI alle 20.30, tranne quello del 13 marzo (al LAC) alle 20.30 e la serata del 9 maggio alle 18.00 al Cinema Lux di Massagno.
Di Redazione 24 ottobre 2024
Prenderà avvio il 10 novembre 2024 la XXVI edizione di 900presente, stagione di musica moderna e contemporanea in coproduzione con RSI Rete Due, realizzata dal Conservatorio della Svizzera italiana in rapporto con le molteplici dimensioni del tempo. Il tempo della gioventù dell’artista, quello che ci separa da un passato che continua ad affascinarci ancora oggi, quello della natura, che rimette tutto sotto una prospettiva diversa. Dagli orologi che con cura l’uomo regola, all’infinito spazio celeste che avvicina passato e presente in un dialogo contemporaneo.
Fare memoria diventa l’occasione per mettersi in viaggio, da Galileo ai giorni nostri, da Dante a Luciano Berio. Quest’ultimo, protagonista di un Focus, che nel centenario dalla nascita vuole fare un ritratto di un musicista a 360 gradi, interessato al fatto musicale e artistico al di là di ogni categoria. Importanti anche quest’anno saranno le collaborazioni che rendono possibile abbracciare le varie discipline artistiche che la musica del ‘900 e contemporanea chiamano in causa.
Tutti i concerti si terranno all’auditorio Stelio Molo RSI alle 20.30, tranne quello del 13 marzo (al LAC) alle 20.30 e la serata del 9 maggio alle 18.00 al Cinema Lux di Massagno.
Si parte il 10 novembre con “Fiori di ghiaccio”, concerto che propone la musica del danese Hans Abrahamsen, con il brano Winternacht, ispirato alla poesia di Georg Trakl. Di poco precedente alla composizione di Abrahamsen è Inverno In-Ver di Niccolò Castiglioni, che ci porta in un mondo fiabesco, ironico, fatto di suoni scintillanti e piccole melodie. Nel centro del programma Nostalghia, l'omaggio del compositore giapponese Tōru Takemitsu al regista russo Andrej Tarkovskij. Il concerto sarà diretto da Francesco Angelico.
Sotto la direzione di Francesco Bossaglia, il secondo appuntamento, “Laborintus”, in agenda il 19 gennaio, è realizzato in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura e fa parte di FOCUS BERIO per il centenario della nascita del compositore italiano. Brano creato nel 1965, in occasione dell'anniversario dantesco, Laborintus II è un'opera che sfugge a qualsiasi definizione o categorizzazione. Sul palco una voce recitante affidata ad Antonio Ballerio ci guida attraverso le parole del poeta Edoardo Sanguineti, che combina in uno strano catalogo Dante e Pound, la Bibbia ed Eliot. Un ensemble strumentale si trasforma estemporaneamente da big band a consort barocco, un coro di otto giovani attori del Piccolo Teatro di Milano crea una risonanza straniata del lettore principale, tre voci femminili cantano al microfono e l'elettronica compare come una sorta di fantasma sonoro.
A precedere la serata, alle 18.00 presso lo Studio 2 RSI, Incontrando Berio: una conversazione con Angela Ida De Benedictis e Luisa Castellani a cura di Ricerche musicali nella Svizzera italiana.
Si prosegue il 16 febbraio con L’heure espagnole, opera buffa di Maurice Ravel, nella trascrizione per orchestra da camera del compositore Gabriel Grovlez, sotto la direzione di Arturo Tamayo. La "comédie musicale", così la definisce l'autore, è ambientata a Toledo nel XVIII secolo, e si svolge tutta nella bottega dell'orologiaio Torquemada. Il lavoro di mise en espace è affidato a Sara Flaadt con la collaborazione di Audio Fiction RSI.
Il 13 marzo al LAC il concerto “Ritratto dell’artista da giovane”, inserito nel cartellone FOCUS BERIO è occasione di un’importante co-produzione con l'Orchestra della Svizzera italiana che unisce le forze con l'ensemble900 del Conservatorio della Svizzera italiana per un programma sinfonico di grande richiamo, inserito anche nella stagione OSI al LAC. Sotto la direzione di Stefan Asbury si apre con Themen II, una composizione del franco-argentino Carlos Roqué Alsina per percussione solista ed archi che coinvolge Kai Strobel, solista di fama internazionale, docente al Conservatorio della Svizzera italiana. Segue Concertino, brano composto da un Berio poco più che ventenne che vedrà il coinvolgimento in qualità di solisti di Paolo Beltramini (clarinetto), Robert Kowalski (violino) dell’OSI, insieme a due studenti del Conservatorio, Jasmine Gitti (arpa) e Daniel Cervellera (pianoforte). La seconda parte del programma sposta lo sguardo verso l'Ungheria con Apparitions, primo brano per grande orchestra di György Ligeti e la suite dal Mandarino Meraviglioso di Béla Bartók.
Si chiude la stagione il 27 aprile all’Auditorio Stelio Molo RSI alle 20.30 e il 9 maggio presso il Cinema Lux alle 18.00, con il doppio appuntamento intitolato Galileo’s Journey, un progetto speciale ideato in collaborazione con il corso di laurea in Comunicazione Visiva DACD della SUPSI; due serate gemelle il cui fulcro sarà Galileo's Journey, opera multimediale del compositore italiano Ivan Fedele, ispirato dall'avventura scientifica di Galileo Galilei. Nel primo appuntamento si assisterà ad un’esecuzione dal vivo con una parte visual di carattere installativo; il secondo appuntamento sarà una vera e propria proiezione, sull’audio del concerto del 27 aprile, dei lavori degli studenti del DACD, realizzati nel quadro del progetto “Musica in immagine”.
Informazioni: www.900presente.ch/it