Dubbi sulla doppia imposizione? Le risposte del Patronato Acli
In virtù dell’accordo sulla doppia imposizione tra Svizzera e Italia, le pensioni maturate in Italia rimangono imponibili in Italia, nonostante i pensionati risiedano all’estero.
Di Patronato Acli Ufficio comunicazione 3 maggio 2025
Buongiorno,
mi chiamo Sonia. Sono un’ex dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia felicemente in pensione ed ho deciso di venire in Svizzera per stare vicino a mio figlio ed i nipotini. Ho un permesso B dal 2024 e quest’anno ho ricevuto il formulario delle imposte svizzere. Mi rivolgo a voi per chiedervi come devo comportarmi e se devo comunque continuare a fare le tasse anche in Italia.
Buongiorno signora,
la ringraziamo d’averci presentato il suo caso. Cominciamo col dire che, in virtù dell’accordo sulla doppia imposizione tra Svizzera ed Italia, le pensioni italiane maturate grazie a contribuzione nella Gestione dello Stato rimangono imponibili in Italia, nonostante la pensionata risieda all’estero. Per questa ragione, dai pagamenti mensili della pensione, l’Inps continuerà a trattenere l’Irpef, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche.
In quanto residente in Svizzera è tenuta a compilare il modello reddituale che Le ha inviato l’Ufficio della tassazione. Qui inserirà l’importo della sua pensione italiana, allegando la Certificazione unica dell’Inps e specificando nelle note che quel reddito è già stato tassato in Italia. In virtù dell’accordo contro la doppia imposizione tra Italia e Svizzera, lo stesso reddito non può essere tassato da entrambi i Paesi. L’Ufficio della tassazione lo considererà quindi unicamente per la definizione dell’aliquota da applicare ad eventuali altri suoi redditi.
Nel modello reddituale dovrà inserire anche l’ammontare della sua sostanza immobiliare (valore commerciale degli immobili posseduti in Italia o altrove) e della sostanza mobiliare (capitale ed investimenti coi relativi interessi maturati) al 31 dicembre del 2024 ed allegare la documentazione relativa.
Nel caso non abbia redditi in Svizzera, non dovrebbe avere spese sanitarie da portare in detrazione, in quanto non le è richiesta l’affiliazione alla LaMal. Le viene concessa la possibilità di mantenere la copertura sanitaria italiana.
Nei confronti delle imposte italiane, invece, sarà tenuta ad inoltrare la dichiarazione dei redditi unicamente se in presenza di altri redditi percepiti in Italia, come per esempio redditi da affitto. Tali redditi andranno però inseriti anche nella dichiarazione fiscale svizzera, allegando il modello reddituale italiano (Modello Unico) sempre al fine di evitare la doppia imposizione degli stessi.
Per maggiori informazioni, non esiti a contattare la sede del Patronato Acli a Lei più vicina.