Casa, famiglia, bambini: le poche buone notizie della manovra 2025

Di Guido Gozzano 15 gennaio 2025

Per incentivare la natalità arriva da gennaio il cosiddetto «bonus nuove nascite», una tantum da 1000 euro per ogni nuovo nato nelle famiglie con una situazione reddituale inferiore ai 40mila euro annui. «Con un tetto di spesa di 330 milioni per il 2025, la platea è di 330mila bambini», indica il Sole 24 Ore.

Si allargano da 2 a 3 i mesi di congedo parentale all’80% e viene reso strutturale il «bonus nido» per le famiglie con redditi inferiori ai 40mila euro, la stessa somma di riferimento per le mamme lavoratrici autonome con almeno due figli a cui è confermata la decontribuzione al 100%.

Sempre per le famiglie è previsto un contributo di 30 milioni per le attività extra-scolastiche dei figli da 6 a 14 anni in nuclei con redditi fino a 15mila euro. Ma sparisce la detrazione per i figli a carico oltre i 30 anni, che valeva circa 400 milioni l’anno, e quella per i familiari dei cittadini non italiani o europei, altri 100 milioni.

Per quanto riguarda le abitazioni, sono rinnovate fino al 2027 le agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa per gli under 36 e le giovani coppie. Sono invece ridotte dal 50 al 36% le detrazioni fiscali per la ristrutturazione delle seconde case. Tra le novità sono stati inseriti in manovra 560 milioni di euro per il «Piano Casa Italia», di cui 150 milioni per il 2028, 180 milioni per il 2029, e 230 milioni nel 2030. Si tratta di un programma nazionale per l’edilizia residenziale e sociale pubblica, creato per dare attuazione al piano di contrasto al disagio abitativo e di valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente.

Corriere dell’italianità


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