«A Milano spendevo più di un terzo del mio stipendio per una stanza in un appartamento condiviso»

Dalla capitale lombarda a Zurigo, il viaggio di Martina Cividini, ingegnere ambientale, verso la realizzazione di un sogno: contribuire a un futuro sostenibile.

Di Salvo Buttitta 20 gennaio 2025

 

Dalle vivaci strade di Milano alle tranquille rive del lago di Zurigo: la storia di Martina Cividini è un viaggio che intreccia passione per l’ambiente, determinazione professionale e ricerca di equilibrio. A 35 anni, questa brillante ingegnere ambientale ha trasformato il suo sogno di contribuire a un futuro più sostenibile in una carriera internazionale di successo.

«La sostenibilità è sempre stata la mia passione, fin da ragazzina», racconta Martina, oggi Senior Sustainability Manager in una importante azienda svizzera. Il suo percorso inizia al Politecnico di Milano, dove si laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio. Ma è durante la tesi magistrale che si accende la scintilla internazionale: «Ho trascorso alcuni mesi in un centro di ricerca francese, seguito da un master in Svezia focalizzato sulla sostenibilità. Queste esperienze mi hanno fatto capire quanto sia importante vivere diverse realtà e interagire con persone di background e culture diverse».

Dopo alcuni anni a Milano decide di fare il grande salto: «Volevo sperimentare il mondo delle start-up e ho trovato un’opportunità a Zurigo». Una scelta che si rivela vincente, nonostante un inizio in salita: «La start-up dove ho iniziato ha dichiarato bancarotta dopo poche settimane. Mi sono dovuta confrontare con burocrazia e giudici di pace, ma ho creato subito una rete di contatti molto forte che mi ha permesso di trovare rapidamente un nuovo lavoro».

Oggi Martina vive a Zurigo con suo marito e la loro bambina di quattro mesi. Si occupa di definire e implementare strategie di decarbonizzazione per grandi gruppi aziendali, mettendo a frutto l’esperienza maturata nel campo dei rischi ESG (Environmental, Social and Governance). La scelta della Svizzera non è stata casuale: «Mi ha attratto la forte connessione con la natura, un migliore equilibrio vita-lavoro e la vicinanza all’Italia». Un confronto con la realtà milanese emerge spontaneo: «A Milano spendevo più di un terzo del mio stipendio per una stanza in un appartamento condiviso. Anche se Zurigo è considerata una delle città più care al mondo, la qualità della vita qui è decisamente superiore».

Accanto alla grande soddisfazione per la sua vita in Svizzera, il legame con l’Italia rimane forte: «Un paese meraviglioso e unico, il calore e l’accoglienza delle persone, il cibo superlativo e il patrimonio storico e culturale sono irraggiungibili». La vicinanza geografica con Milano le permette di mantenere vivi questi legami con frequenti visite alla sua città natale.

Per chi sogna di seguire le sue orme, Martina ha un consiglio prezioso: «Essere flessibili e adattabili è fondamentale. È molto importante uscire dalla propria comfort zone e mettersi in gioco». E aggiunge con convinzione: «Nel campo della sostenibilità il network è cruciale. Ma soprattutto, se sei appassionato di qualcosa, riesci a farlo funzionare ovunque!».

 
Corriere dell’italianità


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