Pensione anticipata in Italia: chiariamo i fondamentali!

In virtù degli accordi pensionistici tra Svizzera e Ue, concorrono al raggiungimento del requisito contributivo italiano anche gli anni di contribuzione in Svizzera. Questa e altre cose da sapere nell’articolo qui di seguito.

Di Patronato Acli Ufficio comunicazione 30 aprile 2025

 

Buongiorno,

sono Gianni, ho 64 anni e lavoro da quando ne ho 17. L’anno prossimo andrò in AVS e volevo chiedere cosa succederà ai 10-15 anni di contribuzione che ho in Italia. Non li perdo vero? Ho letto che dovrò attendere il mio 67mo compleanno per fare domanda... mi sembra tanto!

Buongiorno Gianni,

la ringraziamo per questo quesito che ci permette di fare un po’ di chiarezza in un ambito obiettivamente complesso. Innanzitutto, teniamo a rassicurarla sul fatto che i suoi anni di contribuzione in Italia non andranno persi. Inoltre in Italia, lavoratrici e lavoratori, in possesso di specifici requisiti, non devono necessariamente attendere i 67 anni d’età. Questi requisiti variano a seconda della data in cui sono stati pagati i primi contributi da lavoro: entro o dopo il 31 dicembre 1995. In funzione di questo dato andremo a determinare il sistema pensionistico di riferimento: Misto o Contributivo.

Da quello che scrive dovrebbe aver cominciato a lavorare tra il 1978 e il 1979, quindi comunque prima del 1° gennaio 1996. Il suo sistema pensionistico di riferimento sarà quindi il sistema Misto. Persone come lei, che hanno cominciato presto a lavorare ed hanno maturato parecchi anni di contribuzione, hanno diverse opzioni di pensionamento anticipato: una di queste à la Pensione Anticipata ordinaria.

I requisiti per l’accesso alla Pensione Anticipata ordinaria nel sistema Misto non prevedono anzianità anagrafica ma una soglia contributiva pari a 41 anni e dieci mesi per le donne, e 42 anni e dieci mesi per gli uomini. In virtù degli accordi pensionistici tra Svizzera e Ue, concorrono al raggiungimento del requisito contributivo italiano anche gli anni di contribuzione in Svizzera. Questi verranno sommati come anni di contribuzione figurativa agli anni di contribuzione effettiva in Italia unicamente ai fini del raggiungimento del requisito contributivo.

Essendo un dubbio diffuso, cogliamo l’occasione per chiarire che la contribuzione non viene trasferita da un Paese all’altro: la Svizzera erogherà la sua propria rendita di vecchiaia in base agli anni di contribuzione in Svizzera e l’Italia erogherà la propria pensione calcolata sulla contribuzione pagata in Italia. Da rapidi calcoli, anche ammettendo lacune di qualche mese nella sua contribuzione, lei potrebbe aver già aver raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato in Italia.

Per assicurarsene, la invitiamo a rivolgersi al Patronato Acli a lei più vicino per una verifica contributiva accurata. Si ricordi comunque che, per fare domanda di pensione in Italia, non deve esserci in essere un rapporto di lavoro dipendente (sia esso in Italia o all’estero). Pertanto, per presentare la domanda di pensione italiana, dovremo attendere che smetta di lavorare in Svizzera.

 
Corriere dell’italianità


Dal 1962 la voce della comunità italiana in Svizzera

https://corriereitalianita.ch
Indietro
Indietro

Come si calcola la pensione svizzera, prima e dopo il pensionamento

Avanti
Avanti

Chiarimenti sull’aumento a 67 anni e tre mesi di età per la pensione