Parte il restauro della Casa d’Italia di Zurigo
Il cantiere è stato inaugurato ieri. Nella prima metà del 2026 è prevista la consegna dell’edificio destinato ad ospitare gli uffici del Consolato Generale, dell’Istituto Italiano di Cultura, delle Scuole statali italiane e del Comites di Zurigo.
Di Ludovica Pozzi 4 ottobre 2024
Un momento storico per la comunità italiana di Zurigo. Ieri sera, 3 ottobre, è stato inaugurato il cantiere per la ristrutturazione della Casa d’Italia, lo storico edificio di proprietà dello Stato italiano, situato nel Kreis 4, cuore della città di Zurigo, ex quartiere popolare da oltre un secolo il centro dell’emigrazione italiana. Il palazzo, risalente al 1919, aspettava da sette anni un restauro completo. Gli spazi interni di 3.000 mq ospiteranno gli uffici del Consolato Generale, dell’Istituto Italiano di Cultura, delle Scuole statali italiane e del Comites. L’edificio disporrà anche di un ampio e moderno Auditorium per l’organizzazione di eventi culturali.
La consegna è prevista nella prima metà del 2026, l’importo di circa 14 milioni di euro «è uno dei maggiori investimenti della Farnesina all’estero», sottolinea l’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado, esprimendo grande soddisfazione per l’avvio del cantiere: «Sono davvero felice, oggi iniziano i lavori e si avvicina il momento in cui le Scuole, il Consolato Generale e la comunità italiana potranno avere la propria Casa».
Il Console Generale a Zurigo, Mario Baldi, ha sottolineato l’obiettivo di festeggiare la Festa della Repubblica del 2026 nella nuova Casa d’Italia: «Sarà la casa di tutti gli italiani, moderna, elegante e funzionale, sono orgoglioso di renderla fruibile alla collettività italiana, alle associazioni, agli utenti del Consolato ed agli alunni delle nostre scuole».
Dopo sette anni di attesa, finalmente si parte. Il restauro della Casa d’Italia è il simbolo del rinnovato smalto della comunità italiana di Zurigo. Oltre l’ambasciatore Cornado e il console Baldi, l’inaugurazione è avvenuta anche alla presenza del ministro plenipotenziario Giulio Alaimo, capo dell’Unità per il coordinamento amministrativo e tecnico della Farnesina, e delle autorità cittadine.
Fra i rappresentanti della collettività italiana: Gerardo Petta e Anna Putrino, presidente e vice-presidente del Comites di Zurigo, Paolo De Simeis, presidente del Comites di San Gallo, don Fulvio Gamba della Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo. Con la partecipazione di Luciano Alban e Paolo Da Costa, ex presidenti del Comites di Zurigo che hanno promosso e seguito sin dall’inizio il progetto di restauro. Erano presenti anche Samuele Porsia, direttore dell’ufficio ICE, agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Simone Billi, deputato della Lega eletto all’estero, e Franco Narducci, ex deputato del Pd.
L’ingegnere Monzali, rappresentante della ditta costruttrice Pizzarotti SA, ha garantito il massimo impegno per completare il progetto nei tempi previsti. Lo Studio di Architettura Corvino + Multari, responsabile del progetto, promette che l’edificio sarà dotato delle più moderne tecnologie per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.