Il Sistema Italia in Svizzera

Si è tenuta a Berna la seconda edizione di un grande evento patrocinato dal ministro italiano degli Affari esteri Antonio Tajani, riunendo intorno a un tavolo le istituzioni e le più importanti imprese operanti nella Confederazione.

Di Loredana Traina 6 febbraio 2025

 

«Italia e Svizzera. Crescere insieme oltre il confine». È il titolo della pubblicazione presentata dall’ambasciatore d’Italia in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado, in apertura dei lavori della seconda edizione del «Sistema Italia in Svizzera», che si è tenuta a Berna lo scorso 29 gennaio: fra virgolette la denominazione ufficiale data all’incontro al vertice fra i maggiori rappresentanti delle istituzioni italiane e le grandi aziende operanti nella Confederazione, Msc, Eni, Ita Airways, Leonardo, Beretta, Menarini...

Crescere insieme: già nel 2006 la ministro svizzera dell’Economia Doris Leuthard incontrava a Genova l’allora ministro del commercio internazionale Emma Bonino, per realizzare uno scopo, quello appunto di «crescere insieme». In quegli anni l’Italia superava la Francia divenendo il secondo partner commerciale della Svizzera.

Oggi il Belpaese è il terzo mercato per le esportazioni elvetiche, scavalcato nel 2024 dalla Slovenia (leggi qui il nostro articolo). Comunque sia, la strategia da adottare rimane la stessa, coniugare attrattività, efficienza e opportunità imprenditoriali. Sul versante elvetico, è realizzata con il sostegno indefettibile dell’ambasciata e dei quattro consolati in Svizzera (Lugano, Ginevra, Basilea e Zurigo), dell’agenzia ICE a Berna per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e della Camera di commercio italiana per la Svizzera, con sede a Zurigo.

I due Paesi hanno avuto «un forte rilancio grazie ai numerosi incontri bilaterali che si sono tenuti negli ultimi anni», sottolinea al Corriere dell’italianità l’ambasciatore Cornado. Infatti il triennio 2022-2023-2024 è stato forse da record per la diplomazia italo-svizzera, con la visita di Stato a Berna, nel novembre 2022, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e l’incontro, nell’ottobre 2023 in Spagna, fra Giorgia Meloni e l’allora presidente della Confederazione Alain Berset, seguito qualche giorno dopo dal meeting fra il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto e la sua omologa elvetica Viola Amherd (che rimarrà in carica fino al 31 marzo 2025). Infine nell’agosto 2024, i ministri degli Affari esteri Antonio Tajani e Ignazio Cassis si sono stretti la mano a Locarno, intensificando «l’eccellente rapporto fra Italia e Svizzera».

Inoltre, lo scorso 16 dicembre, il ministro svizzero Cassis si è recato a Roma per partecipare alla XVII Conferenza delle ambasciatrici e ambasciatori d’Italia, e lì si è intrattenuto con il presidente Mattarella. Quali anni migliori per avviare un ciclo di discussioni dal titolo «Sistema Italia in Svizzera».

Si tratta di «un’importante occasione di confronto», ribadisce Gian Lorenzo Cornado, «per fare squadra e condividere la strategia complessiva di promozione della presenza italiana nel Paese elvetico». Concretamente, lo stesso ambasciatore ci dice di aver «visitato personalmente una quindicina di aziende nella Confederazione, mentre nelle ultime settimane ho discusso con un’altra decina di imprese in videoconferenza».

L’evento «Sistema Italia in Svizzera» è patrocinato dal ministro degli Affari esteri Antonio Tajani che, da quando è in carica, si è mostrato particolarmente attivo sul fronte della promozione economica italiana, non soltanto in Svizzera. Nello scorso dicembre a Milano, ha organizzato una sessione B2B, business-to-business, fra ambasciatori e imprenditori potenzialmente interessati a investire all’estero, nel mondo.

Ma Tajani guarda al mercato elvetico con grande interesse. Così scrive nell’introduzione alla pubblicazione Italia e Svizzera. Crescere insieme oltre il confine: «La presenza in Svizzera della terza comunità al mondo di connazionali residenti e di una fitta rete di imprese italiane ben radicate, sono i punti di forza di un rapporto privilegiato che si nutre di una storica, profonda comunanza di valori».

«C’è massima attenzione da parte della Farnesina al nostro evento italo-svizzero», conferma Cornado, evidenziando che «un aspetto importante del nostro lavoro è la promozione del Made in Italy e il supporto ai nostri imprenditori in Svizzera». L’ambasciatore ci racconta che si è fatto da tramite mettendo in contatto un’impresa italiana con alcune ditte elvetiche: «Noi ambasciatori siamo chiamati a impegnarci per dare man forte e sostegno alle nostre aziende».

Fra la prima e la seconda edizione del «Sistema Italia in Svizzera», Cornado ha registrato «un maggiore interesse e attenzione» da parte delle imprese, che quest’anno hanno colto più che nel gennaio 2024 l’importanza dell’evento. Con queste premesse la terza edizione è già in agenda, e si terrà a fine gennaio 2026.

Sono due le punte di diamante del sistema, le entità che materialmente promuovono i contatti fra aziende e autorità, l’agenzia ICE e la camera di commercio italo-svizzera, con i suoi 650 soci. Sono oltre 1000 le società italiane attive in Svizzera nei principali settori produttivi, «dal comparto finanziario-assicurativo a quello farmaceutico, passando per l’automobile, l’agroalimentare e il comparto tessile e moda», ha evidenziato Samuele Porsia, direttore dell’ICE Berna, partecipando alla prima edizione nel gennaio 2024.

Quest’anno, il presidente della Camera di commercio italiana in Svizzera, Vincenzo Di Pierri, ha illustrato, per parte sua, «l’intensa attività della Camera che nel 2024 si è collocata per l’ottavo anno consecutivo al vertice della graduatoria delle Camere di commercio italiane all’estero».

In questo quadro si innesta una «grande prima»: il Vertice dell’Italofonia, che «si terrà nella seconda parte dell’anno», dichiara Cornado al Corriere dell’italianità. L’idea di Tajani, spiega l’ambasciatore, è riunire i Paesi dell’italofonia, «primi fra tutti l’Italia e la Svizzera», il più grande dove si parla italiano fuori dalla Penisola: « La Confederazione sarà protagonista del vertice».

 
Corriere dell’italianità


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