La Mennulara

di Giovanna Granata

Singolare romanzo, quasi giallo, in cui il personaggio principale (la Mennulara, la raccoglitrice di mandorle) è appena morta e una ridda di figure e controfigure si avvicendano in modo convulso sul palcoscenico.

La Mennulara, chi era costei? Al secolo era la fedele serva-amministratrice della famiglia nobile degli Alfallipe; una donna di umili origini che era riuscita a farsi odiare sia dal popolo che dai ricchi: “Era passata dalla parte dei padroni, scavalcando e calpestando la gente come lei.”

Ma si era anche imposta in modo tirannico ai membri della famiglia Alfallipe , esercitando un forte controllo sulle loro finanze e sulle loro vite. Quando muore gli Alfallipe si aspettano di incassare la sua eredità. E qui comincia la parte più intricata del libro, dove emergono fatti che danno adito alle più fantasiose illazioni: era collusa con la mafia…

Nella seconda parte del libro emergono dati che fanno giustizia di alcune ipotesi e emerge la figura di una donna forte, tenace e dura.

Il romanzo è ambientato nella solita splendida Sicilia profumata di gelsomino; lo stile è sobrio, veloce; la lingua è il tipico italiano contaminato dal dialetto siciliano, alla Camilleri per intenderci. Affascinante.

(La Mennulara è il primo romanzo di Simonetta Agnello Hornby. Feltrinelli, 2002)

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