foto e testo di Antonia Cianciulli
Il ballo popolare in Italia e in alcune parti del mondo, nelle sue varie forme, accompagna l’intermezzo di presentazione dei vari corsi che si sono svolti nell’anno accademico.
La MUSICA coinvolge il pubblico presente; “non dobbiamo saper ballare, ma ballare”, seguendo un ritmo presente in noi e nell’ascolto della musica.
La danza come simbologia di momenti di vita, simboli ancestrali trasmessi al futuro… e, tra un ballo di gruppo e l’altro, c’è stata la consegna degli attestati ai docenti per il loro volontariato.
È stato un pomeriggio passato tra Bretagne, Catalugna, Tarantola, un viaggio in Europa senza passaporto ma nel nome della Cultura, dell’apprendimento, della voglia di imparare qualcosa di nuovo, della condivisione delle TRE ETÀ, secondo lo spirito dell’UNITRE sin dai suoi esordi in Svizzera.